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martedì 26 ottobre 2010

IL PIGNOLETTO ROSSO.....

Attualità - Banchette - 26/10/2010
Un salto di qualità per il Pignoletto Rosso
di Marco Campagnolo
E dopo sei anni di Associazione Pignoletto Rosso, i produttori che partecipano fin dall'inizio a questa avventura stanno pensando a un salto qualitativo e alla creazione di una vera e propria realtà imprenditoriale, forse in forma cooperativa.

L'annuncio arriva in maniera quasi incidentale durante la presentazione (avvenuta ieri nella sede eporediese dell'Atl) della sesta edizione della sagra dedicata a questo antico mais canavesano.

E' Gianni Sabolo a dare la notizia durante il suo intervento che segue quello di Daniela Broglio (dell'azienda turistica) e del sindaco di Banchette Maurizio Cieol.

«L'anno scorso – ha esordito Sabolo – lo abbiamo dedicato prevalentemente alla valorizzazione del nostro marchio. Infatti, anche se non siamo gli unici che coltiviamo pignoletto rosso, siamo gli unici che lo fanno secondo un rigido disciplinare di agricoltura biologica certificata. E proprio per questo il nostro prodotto è apprezzato e acquisisce nuovi mercati».

Ormai il mercato dell'Associazione va ben oltre i confini canavesani ed anche piemontesi: «Non solo vendiamo stabilmente in Lombardia – ha precisato Sabolo -, ma grazie alla vendita on line abbiamo ormai clienti in tutta Italia».

E visto l'aumento di richieste di acquisto del prodotto, i 40mila metri quadri oggi usati dall'Associazione iniziano ad essere pochi: «Ma stiamo già preparando altri campi secondo i rigidi dettami del nostro disciplinare per poter, nei prossimi anni, aumentare la produzione».

La stessa forma di "associazione" inizia a non essere più sufficiente per gestire l'evoluzione del "business" che ormai gira attorno al pignoletto rosso. Da qui l'annuncio che l'associazione evolverà: «Siamo ancora alle prime battute – ha spiegato Sabolo -. Ancora non è chiaro quale sarà la formula societaria che sceglieremo. E nemmeno abbiamo deciso se la nuova società assorbirà l'associazione, o l'associazione continuerà ad esistere per gestire la promozione del prodotto, Sagra del Pignoletto in primis».

E' infatti l'associazione a gestire in prima persona l'organizzazione della sagra, con il sostegno dell'Amministrazione comunale, il cui costo si aggira attorno ai 30mila euro a edizione. «Ma per noi la Sagra è il principale veicolo promozionale – ha ancora precisato Sabolo – e tutti gli utili che otteniamo sono attualmente reinvestiti proprio in attività promozionali».

Per quanto riguarda il programma della Sagra di quest'anno le novità principali sono due.

La presenza, come ospiti, del Consorzio vini Bolognesi, che produce il "vino classico pignoletto" e il "pignoletto frizzante". Una sorta di "gemellaggio", l'ha definito Cieol. Se infatti nessuno nega che questo invito è nato esclusivamente a causa dell'omonimia dei due prodotti, d'altra parte il Sindaco ha evidenziato come questa partecipazione può essere solo l'inizio di una futura collaborazione. «Come minimo – ha evidenziato Broglio – ci aspettiamo di essere invitati alla "Sagra del Pignoletto" emiliana. E comunque questi inviti sono sempre un ottimo metodo per far conoscere il territorio».

L'altra novità è data da una sorta di "istituzionalizzazione" del carattere eco-compatibile della manifestazione. A insistere sul punto Cieol, che ricopre anche il ruolo di presidente del Consorzio Canavesano Ambiente (ovvero l'ente sovracomunale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti).

Sia la Sagra del Pignoletto Rosso, che quella del Cavolo Verza di Montalto, saranno quest'anno il campo si sperimentazione di cinque regole specifiche, seguendo le quali le manifestazioni in futuro potranno fregiarsi di una certificazione di eco-compatibilità. Questa sperimentazione è effettuata all'interno di un progetto transfrontaliero cofinanziato dall'Unione Europea.

Queste le cinque regole: stoviglie biodegradabili, acqua in bottiglia con vuoto a rendere, raccolta differenziata per plastica, vetro e cartone, scarti organici avviati al compostaggio e recupero dei tappi in sughero.

«In effetti – è stato il commento di Broglio – stridono non poco quelle manifestazioni che magari promuovono prodotti biologici, ma producono montagne di rifiuti. Inoltre una immagine eco-compatibile è anche spendibile dal punto di vista promozionale nel Nord Europa, dove vi è molta sensibilità al tema».

Ultima nota per il futuro. Come un anno fa Tullio Paghera durante la conferenza stampa della Sagra 2009 annunciò la possibile partecipazione del pignoletto alla Prova del Cuoco, così ieri, in chiusura di conferenza stampa, ha annunciato che sta lavorando per arrivare o "Alle Falde del Kilimangiaro" o a "Geo". L'anno scorso all'annuncio seguì la partecipazione al programma televisivo: le premesse per mantenere la promessa vi sono quindi tutte.

1 commento:

Anonimo ha detto...

la proloco di S.G. x' non impara...e si crea una sagra o un premio culturale o....invece si fanno solo cene e pranzi e non si elegge neppure il nuovo presidente...che vergogna...che schifo....