"IN CASO DI ELEZIONI, MI RICANDIDO": SILVIO BERLUSCONI INTERVISTATO DAL FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG, QUOTIDIANO TEDESCO
Il presidente del Consiglio parla con la Frankfurter Allgemeine Zeitung, quotidiano tedesco. ''Vengo attaccato da pm e giudici di sinistra che abusano illegalmente del proprio potere per la lotta politica". L'Europa? "Un azzeccagarbugli".
ROMA - Elezioni? "Ovvio che mi ricandido". Silvio Berlusconi parla con la Frankfurter Allgemeine Zeitung, quotidiano conservatore tedesco. Lo fa in un'intervista, anticipata sul sito del giornale. Il premier ci tiene a dirlo: "L'Italia è un Paese con una guida politica stabile e un esecutivo forte, che si può sostenere sul consenso di una vasta maggioranza".
ELEZIONI. Secondo quanto scrive il giornale, Berlusconi conta sull'appoggio di Fini anche per il futuro. Anche se il leader di Fli vuole fondare il suo partito, "mi posso immagine che sosterrà il nostro governo".
MAGISTRATURA - Il premier poi rifiuta le accuse di corruzione ed evasione fiscale, anzi afferma che "è un dato di fatto, che venga attaccato da avvocati e giudici di sinistra, che abusano in modo illegale del loro potere per la lotta politica".
POLITICA ESTERA - Per quanto riguarda l'Iran, per il premier le sanzioni Onu "non avranno successo". Piuttosto servirebbe "un approccio più soft, attento". Perciò sono necessarie Cina e Russia. Alla cui guida ci sono Medvedev e Putin, "una fortuna per la Russia e per noi", ha sottolineato Berulsconi. Che ha poi sottolineato come non tutti gli Stati Ue abbiano compreso l'importanza del legame con la Russia.
UE - Al contrario invece, l'Unione Europea è "un azzeccagarbugli, che sembra creare solo cataloghi di criteri e ostacoli". La doppia struttura di Commissione e Presidenza del Consiglio nata dal trattato di Lisbona per il premier crea confusione.
ITALIA-GERMANIA - Le relazioni italo tedesche sono "eccellenti". La cancelliera è "consapevole delle responsabilità, determinata. Lavora sempre con diligenza, con tutte le questioni, consapevole dell'obiettivo. Quasi pefezionista. Le incomprensioni quindi, fanno parte del passato.
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