Torino, i fissati del jogging ora corrono dietro alle belle prostitute
Ott 21, 2010 La corsa al parco in tenuta da jogging o la pausa pranzo dal lavoro, una passeggiata in bicicletta o con il cane al guinzaglio. Liliana e Monica conoscono tutte le scuse dei propri clienti, ogni occasione è buona per far squillare il loro cellulare, per darsi appuntamento sul marciapiede della Pellerina. «Amore, ti aspetto? Fai in fretta che arriva un altro cliente. Sai che, però, voglio solo te».
Tutti i giorni la stessa storia. Ogni tanto qualche fastidio, ma il copione sembra ripetersi uguale. «I nostri clienti, ormai, li conosciamo e tutti, prima o poi, finiscono per affezionarsi. Sanno di trovarci sempre qui». Se all'ora di pranzo accostano i Suv, le Audi e le Bmw di impiegati, manager e professionisti che dopo il tramezzino non resistono alla lussuria e per consumare si accontentano di un parcheggio a ridosso del parco, nel primo pomeriggio arrivano i pensionati in bicicletta e gli sportivi. Sfoggiano un sorriso smagliante, il volto si illumina davanti alla minigonna, alle calze color carne su stivali con zeppa da otto centimetri. Altri, nonostante l'aria da assatanati del fitness, fermano la mountain bike, arrestano la marcia spedita e contrattano una sveltina tra siepi e alberi.
L'articolo di Enrico Romanetto su CronacaQui in edicola in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta il 21 ottobre 2010
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