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giovedì 21 ottobre 2010

Attualità - Eporediese - 21/10/2010
Settimo giorno di sciopero per i sorveglianti Olivetti
di Federico Bona
Sbarre dei parcheggi alzate, portinerie presidiate da personale occasionale, le "guardie", senza la consueta divisa, fuori dagli edifici, a spiegare perché sono di nuovo in sciopero.

Oggi è il settimo giorno dell'agitazione e le motivazioni che hanno portato allo sciopero sono quelle purtroppo ben tristemente note: un ormai cronico ritardo nel versamento degli stipendi: «Aspettavamo ancora quello di agosto, quando è stata indetta l'agitazione – spiegano i sorveglianti in sciopero – e purtroppo non è un evento eccezionale: ogni mese, all'avvicinarsi del giorno di paga, ci chiediamo se arriverà o meno il bonifico e quasi sempre le attese vanno deluse».

E' la terza volta, quest'anno, che il personale di sorveglianza di Palazzo Uffici, della Ico e di Scarmgno si vede costretto a usare le "maniere forti" per reclamare lo stipendio. Era già successo ad aprile, e poi a luglio. Quella di questi giorni è l'agitazione più lunga e, finalmente, sembra aver sortito qualche effetto: è arrivato il saldo delle competenze di agosto e domani, venerdì 22, dovrebbe essere versato un anticipo relativo allo stipendio di settembre, con la promessa che il saldo arriverà con le competenze di ottobre.

Una situazione che sta sfiancano il personale: «Di parole e di promesse siamo stufi. Vogliamo e pretendiamo atti concreti e serietà da parte del nostro datore di lavoro e dei committenti: così non si può andare avanti».

Ieri ai sorveglianti in sciopero, è giunta la solidarietà dei rappresentanti dei delegati Fiom-Cgil della Olivetti: « La deplorevole situazione che coinvolge i nostri ex colleghi della Sorveglianza – si legge nel comunicato diffuso - è sintomatica del periodo che stiamo attraversando! La nostra sicurezza di dipendenti Olivetti e la sicurezza stessa dell'azienda sono messe a repentaglio da un meccanismo che dovrebbe avere nel "codice etico" un riferimento fondante nella definizione dei criteri di determinazione degli appalti».

I delegati Fiom-Cgil non usano mezzi termini per condannare lì'atteggiamento dei responsabili di questa situazione: «E' paradossale vedere come Manutencoop, committente dei servizi di guardiania, sia ben diversa da come appare nei suoi numerosi spot pubblicitari e sia di "bocca buona" nel sub-appaltare attività delicate e fondamentali come quelle della sorveglianza. La stessa Olivetti, che sino a pochi anni orsono, considerava la sua sorveglianza come un fiore all'occhiello, oggi pare non porsi nessun interrogativo nel constatare la evidente criticità in atto».

E alla stessa Olivetti viene rivolto un invito, affinchè «Intervenga e si adoperi affinché questa incresciosa situazione venga finalmente risolta. Non è accettabile che i lavoratori della sorveglianza subiscano continui cambi di società e modifiche contrattuali nei rapporti di lavoro che ne mettono in discussione diritti e dignità. Che vengano privati dello stipendio, dei contributi previdenziali e anche licenziati senza giusta causa».

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