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venerdì 29 ottobre 2010

GARIGLIO AL CAPOLINEA......

La "corriera" politica di Gariglio al capolinea di Nichelino
Giovedì 28 Ottobre 2010 08:39
La debole difesa del politico non convince i maggiorenti del Pd. E intanto dagli archivi rispunta un precedente caso di potenziale conflitto d'interesse che vide protagonisti l'aspirante sindaco e le autolinee di proprietà del suocero: il progetto di fusione Gtt-Atm

Gariglio5La corsa di Davide Gariglio verso la candidatura a sindaco di Torino si è fermata a Nichelino. L'ex presidente del Consiglio regionale è stato travolto dall'affaire dei terreni di proprietà della famiglia del suocero, i Galleano, su una parte dei quali dovrebbero sorgere i negozi dell'ennesimo outlet piemontese. La sentenza è senza appello. Gli ambasciatori che Gariglio ha mandato in avanscoperta alla corte dei vari "signori" del Pd torinese per sondarne gli umori sono tornati riferendo messaggi funerei. Sono tutti convinti che il suo piano per tentare la conquista di Palazzo di Città sia morto e sepolto. Anzi, molti degli interpellati hanno spiegato agli emissari che se Gariglio dovesse insistere nei suoi propositi rischia di farsi molto male. Il suggerimento è di abbandonare la partita comunale, fare buon viso a cattivo gioco, e prepararsi per altre e meno rischiose imprese.

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Sale la febbre elettorale. Il grande balzo dei grillini a Palazzo Civico
Mercoledì 27 Ottobre 2010 09:56
Sondaggio in esclusiva sulle intenzioni di voto dei torinesi. Debutto col botto per i seguaci del comico genovese. L'11% separa centrosinistra e centrodestra. Tiene il Pd, crolla il Pdl, successo della Lega

elezioni14Più che grillini paiono fameliche cavallette, pronte a erodere il consenso dei partiti tradizionali. La presenza del MoVimento 5 stelle alla competizione delle prossime comunali è forse la piaga più insidiosa sulla composizione della futura Sala Rossa. I seguaci subalpini di Beppe Grillo con il 6,5 % dei voti conquisterebbero tra i quattro e i sei scranni. Un debutto col botto che rischia di mandare all'aria ogni previsione. Lo attesta un sondaggio sulle intenzioni di voto dei torinesi realizzato in esclusiva per LoSpiffero da Contacta, società leader nel settore delle ricerche di mercato e servizi alle imprese. La rilevazione, effettuata nei giorni 23-26 ottobre attraverso telefonate (metodo Cati) a un campione rappresentativo di elettori (3.112 contatti, 1.193 interviste valide), è una prima radiografia sugli equilibri (e le possibili evoluzioni) tra le forze politiche in vista dell'appuntamento della primavera 2011.

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La vendetta di Turlupin. E adesso Giovine inguaia Cota
Martedì 26 Ottobre 2010 09:11
Il consigliere dei Pensionati, sotto inchiesta per le presunte irregolarità nella presentazione delle candidature, avrebbe deciso di patteggiare la pena, in sede civile e penale. In questo modo i tempi si accorciano e per Bresso si offre un'occasione d'oro per portare a termine la battaglia legale. Agitazione in piazza Castello

Cota-GiovineÈ la pecora nera della politica casalinga. Se Scanderebech è il voltagabbana e Lupi il bricoleur delle elezioni lui è il reietto. Michele Giovine, consigliere regionale al secondo mandato, leader di quella lista, "Pensionati per Cota", che pur al centro delle indagini della magistratura ha portato in dote al centrodestra poco meno di 28mila voti, è stufo di essere trattato dai suoi alleati come il parente impresentabile, il congiunto di cui vergognarsi. Escluso dalle trattative per la spartizione del sottogoverno, emarginato nelle scelte politiche del governo regionale, tenuto fuori dalla porta nei consessi in cui la maggioranza definisce le strategie politiche, Giovine ha deciso di passare alla rappresaglia. Dopo un consulto con i legali che lo seguono nei due procedimenti pendenti per le irregolarità commesse nella presentazione della lista, starebbe per annunciare la richiesta di patteggiamento su entrambi i fronti, civile (anche se tecnicamente il rito non è previsto) e penale (nel quale occorre verificare le condizioni), con il risultato che i tempi della giustizia si accorcerebbero di molto, offrendo una potente arma a Mercedes Bresso e agli altri ricorrenti per tentare di invalidare il voto di marzo.

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