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giovedì 28 ottobre 2010

PIER PAOLO ZACCAI A FREEDOM24: "AFFRONTERO' IL FUTURO PROCESSO FINCHE' NON AVRO' GIUSTIZIA"

pubblicata da freedom24 - LIBERTA' D'INFORMAZIONE il giorno mercoledì 27 ottobre 2010 alle ore 23.20

Pier Paolo Zaccai, protagonista del cosiddetto "Caso Zaccai". Pier Paolo Zaccai è consigliere provinciale a Roma eletto nel Popolo della Libertà. Attualmente risulta sospeso dal partito. (Foto: Settimanale OGGI)
Da vittima di una selvaggia aggressione a "pusher" dei viados clandestini?

"AFFRONTERO' IL FUTURO PROCESSO A TESTA ALTA FINCHE' NON AVRO' GIUSTIZIA"

di Pier Paolo Zaccai

Pochi giorni fa ho appreso dal mio legale Domenico Stamato l'avvenuta conclusione delle indagini preliminari relative alla vicenda che mi riguarda, segnata dalla notifica del relativo avviso (415 bis cpp). Ciononostante, però, ho fondato motivo di ritenere che, in mancanza di una espressa richiesta di archiviazione, la mia vicenda giudiziaria avrà ulteriori sviluppi.

Se questa previsione dovesse concretizzarsi a breve, affronterò questo processo senza remore, presentandomi in Tribunale con la serenità di chi è innocente. Ho motivo di pensare che l'accusa formulata sarà quindi quella di aver ceduto, più volte cocaina a soggetti definiti, non certamente da me, come "clandestini pericolosi e senza fissa dimora".

Tutto ciò, paradossalmente, senza il rinvenimento all'esito delle tre perquisizioni effettuate senza un difensore e, almeno in due casi, senza la sottoscrizione del relativo verbale, di un grammo di droga, senza che siano state indicate le circostanze di tempo e di luogo in cui si sarebbe consumato il reato di spaccio e senza la prova dell'effettiva conoscenza del loro accusato dimostrata magari da una telefonata sul mio tabulato telefonico in entrata o in uscita. I miei tabulati telefonici sono stati passati al setaccio dagli inquirenti da più di sei mesi. Tabulati che non hanno provato l'esistenza di alcun contatti con questi personaggi.

Dopo una sovraesposizione mediatica senza precedenti non sono preoccupato tanto per le mie conseguenze giudiziarie, convinto di essere riconosciuto estraneo a tutto. Ma per tutti i normali ed onesti cittadini che, senza precedenti penali ed incensurati, si trovino, d'improvviso travolti da pesanti accuse solo perché calunniati da persone sconosciute. In questo modo tutti possono finire sotto processo senza uno straccio di prova a carico.

Se così sarà, il mio rinvio a giudizio mi darà l'opportunità di riferire ad un Giudice terzo ed imparziale da cui mi auguro possano scaturire inevitabilmente ulteriori indagini.

Materia di approfondimento di cui non si fa cenno nel richiamato avviso di conclusione delle indagini saranno le mie lesioni fisiche riportate su tutto il corpo (nonostante il deposito di due certificati medici dal mese di luglio, e di una consulenza medico-legale a cura dei prof. Maria Carlo Oddo, Osram Carella Prada e Dino Tancredi dai primi di settembre).

L'autorevole elaborato medico legale dei professori incaricati, infatti, sconfessando qualsiasi ipotesi di festino a base di droga ovvero qualsivoglia atto autolesionistico, ribadisce in modo inequivoco la tesi della selvaggia aggressione da parte di terzi.

In ogni caso depositerò nuovamente la consulenza medico-legale insieme ad una memoria difensiva al fine di far rimanere traccia negli atti processuali di questo importante elaborato che sconfessa, tengo a ribadirlo, la tesi dell'allegra partecipazione ad un "festino" e del successivo comizio politico. Un "festino" che era invece una vera e propria richiesta di aiuto. Senza contare il fatto che molti giornali mi danno ancora come uno psicopatico che avrebbe voluto lanciarsi dalla finestra. Questo è quanto di più ridicolo abbia potuto leggere, prima di tutto perché non corrisponde a verità e, secondariamente perché lo stesso appartamento si trova ad un'altezza prossima alla strada.

Pertanto, è mia intenzione ripristinare la verità dei fatti partecipando attivamente sia all'udienza preliminare sia al processo dibattimentale che, tenendosi a porte aperte, consentirà a tutti un'attiva partecipazione compreso quella del gruppo garantista sorto su Facebook che conta circa 1000 aderenti.

Lo scandalo che si è consumato sulla mia pelle si è quindi autoalimentato sulla sola base di voci di corridoio, del pettegolezzo. Crederò sempre nelle Istituzioni, nella Giustizia e in chi l'amministra in nome del Popolo Italiano. E soprattutto in quei mezzi d'informazione, specie quelli di internet che, come Freedom24, mi hanno concesso enorme spazio per potermi difendere da media e ingiurie, concedendomi di fatto un diritto di replica.

Ad ogni modo, mi farò portavoce di un'iniziativa, un'associazione nazionale che assicuri la fruibilità dei principi del garantismo ad appannaggio di tutti e non solo per i pezzi da novanta indagati e prosciolti nell'ombra per paura di intaccare ruoli di alto profilo. Che il garantismo non abbia una doppia faccia.

ESCLUSIVA di Freedom24

27 Ottobre 2010

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