ROMANI APRE AL NUCLEARE: "POSSIBILE UNA CENTRALE IN LOMBARDIA"
Il ministro dello sviluppo economico Romani apre al nucleare. Lo fa, preannunciando la possibilità che una delle prossime nuove centrali venga edificata proprio in Lombardia:"Ho incontrato Formigoni il quale non ha fatto un'opposizione pregiudiziale all'istallazione di centrali nucleari in Lombardia. Quindi ho riscontrato una disponibilità di Regione Lombardia". Poi spiega, come questo, preveda un meccanismo di attivazione molto lento e complesso:"Non voglio fare o dare numeri. E' un questione complessa, dopo 20 anni di interruzione. Il progetto andrà attuato con la condivisione degli enti locali e dei cittadini. A oggi abbiamo previsto di edificare quattro siti - ha aggiunto Romani rispondendo alle domande dei giornalisti sulla possibilità di localizzazione di più di una centrale in Lombardia - e quindi è ovvio che si dovranno trovare i siti nei quali istallare queste 4 centrali".
Le critiche immediate - "Pensavamo di avere finalmente un Ministro dello Sviluppo Economico e invece siamo di nuovo al ministero della propaganda - dichiara Damiano Di Simine, presidente Legambiente Lombardia - La nostra regione dispone di un moderno ed efficiente parco centrali a turbogas che funzionano a regime dimezzato ma che all'occorrenza potrebbero produrre più energia del fabbisogno regionale, abbiamo agevoli connessioni con la rete elettrica europea, un notevole contributo di energia prodotta da fonti rinnovabili, che dovrà aumentare nei prossimi anni secondo quanto promesso da Formigoni alla vigilia delle elezioni - poi conclude - c'è bisogno di molto per alimentare la ripresa economica della Lombardia, non certo di una centrale nucleare in uno dei territori a più alta densità di popolazione d'Europa".
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