LODO ALFANO, LO SCUDO POTRA' ESSERE RINNOVATO. DI PIETRO AL PD: "GIU' LE MANI DAL REFERENDUM"
LODO ALFANO, LO SCUDO POTRA' ESSERE RINNOVATO. DI PIETRO AL PD: "GIU' LE MANI DAL REFERENDUM"
La commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato uno degli emendamenti dell'opposizione che stabiliva la non reiterabilità della sospensione dei processi. Ombrello legato alla carica: scatta di nuovo se viene rieletto. Scontro tra Idv e Pd.
Roma - La commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato uno degli emendamenti dell'opposizione che stabiliva la non reiterabilità della sospensione dei processi per il capo dello Stato o il presidente del Consiglio. Questo vuol dire che l'ombrello costituzionale del lodo è legato alla carica e scatta di nuovo se il presidente del Consiglio viene rieletto nella sua carica o viene eletto presidente della Repubblica.
Gli emendamenti bocciati Ci sono però altri emendamenti delle opposizioni sulla non reiterabilità della sospensione dei processi che devono essere ancora votati. Sono stati bocciati anche altri emendamenti dell'opposizione che chiedevano una maggioranza qualificata di una Camera per ottenere la sospensione. In questo caso sono stati bocciati i tre emendamenti che definivano il quorum più elevato per deliberare: con maggioranza assoluta, dei tre quinti o dei due terzi. Rimane quindi la possibilità per il Parlamento di concedere la sospensione del processo, anche per reati extrafunzionali, al Presidente della Repubblica e al Presidente del Consiglio con la maggioranza semplice.
Di Pietro: "Bersani non si intesti il referendum" "L'improvvisa folgorazione di Bersani a favore di un referendum sul Lodo Alfano, che la maggioranza berlusconiana si accinge spudoratamente a varare, stupisce soprattutto per la folgorante superficialità e tardività della proposta". Il leader Idv Antonio Di Pietro torna ad accusare Bersani: "Se si riferisce al lodo costituzionale attualmente in discussione al Parlamento, il referendum, di tipo confermativo, è previsto dalla Costituzione ed è obbligatorio per il solo fatto che non potrà mai essere raggiunto in Parlamento il quorum di due terzi per modificare la Costituzione". L'ex pm intima al segretario Pd che "non ha alcun titolo per intestarsi un referendum che è previsto e voluto dalla legge".
Il Pd: "Senza di noi non c'è alternativa" "Anche a Di Pietro, come ad altri, ripetiamo che senza il Partito democratico non si costruisce alcuna alternativa al berlusconismo e a questo governo di centrodestra". A rispondere duramente all'ex pm è Michele Ventura, vicepresidente vicario dei deputati del Pd: "A Di Pietro che, a volte, sembra dimenticare qual è l'avversario da contrastare, vogliamo ricordare che senza i voti del Pd in Parlamento e senza i voti degli elettori Democratici nel Paese non si potrà nè bloccare l'approvazione del lodo Alfano costituzionale nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama, nè, eventualmente, impedirne la conferma con il referendum. Queste saranno le nostre battaglie che speriamo l'Idv voglia fare con noi".
su Freedom24 il 21 Ottobre 2010
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