Attualità - Castellamonte - 01/09/2010 |
Preoccupazioni sulla chiusura della discarica di Vespia di Francesca Dighera |
La questione si focalizza oggi sull'aumento dei costi di smaltimento a carico della comunità. Una situazione nata da anni di gestione superficiale, e che rischia ora di pesare come una spada di Damocle sul futuro del Consorzio. Nel frattempo aumento del 5% sulle bollette di Rivarolo Proseguono le preoccupazioni in Canavese dopo la chiusura, per accertamenti tecnici, della discarica di Vespia, a Castellamonte. La questione sembra ora essersi focalizzata sugli aumenti dei costi di smantellamento dei rifiuti. A riguardo il Consigliere Regionale Roberto Tentoni dopo aver verificato con Paolo Foietta, Presidente dell'Ato Rifiuti, le ragioni della chiusura del sito di Vespia, dove vengono conferiti i rifiuti indifferenziati del Consorzio Asa e anche della società Scs cui fanno riferimento Ivrea e l'Eporediese, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione che rischia di aumentare, peraltro non di poco, i costi di smaltimento a carico di tutta la comunità. «Questo ennesimo problema conferma la gravità del caso Asa - ha dichiarato il Consigliere Tentoni -. I gestori della discarica, infatti, sono creditori di una decina di milioni di euro con il Consorzio e la cattiva gestione del sito è collegata comunque a tale contenzioso». Quello che fino ad ora sembrava essere l'unico punto di forza per l'Asa per superare la crisi, sembra ora pesare come una spada di Damocle sul futuro del Consorzio. «Il Commissario deve esercitare un incisivo controllo su di una situazione che è stata determinata da anni di gestione dilettantesca, superficiale e negligente – ha proseguito Tentoni -. Il segnale che va dato ai cittadini e ai Sindaci dal commissario Ambrosini è quello della determinazione nel riportare la situazione sotto controllo, affiancandosi a persone capaci e competenti, scelte non per vicinanze personali o politiche, ma per lavorare con professionalità a mantenere sul territorio un servizio strategico come quello della raccolta rifiuti, ridando efficienza, qualità e rispettando l'impegno con gli "azionisti " di riferimento, cioè i cittadini dei Comuni serviti da Asa». La messa a norma della discarica, che dovrebbe essere ampliata ed allargata, dovrebbe durare più o meno due mesi, ma sulla gravità della situazione concordano amministratori di centro destra e di centro sinistra. Carlo Bollero, ex sindaco di Rivarolo, ora all'opposizione considera la vicenda vergognosa. «La raccolta differenziata e la discarica di Vespia erano il fiore all'occhiello del Consorzio Asa; quest'altro problema non ci voleva proprio anche perché andrà ad incidere sui costi. A Rivarolo sull'ultima bolletta c'è già stato un aumento del 5%». |
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mercoledì 1 settembre 2010
LA CHIUSURA DI VESPIA PREOCCUPA....E RIVAROLO AUMENTA DEL 5% LA BOLLETTA RIFIUTI.....
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