Le ecoballe di Vendola
Benvenuti nella narrazione svendoliana. A proposito di inceneritori le menzogne si sprecano. L'ultima scovata in rete è un'intervista concessa dal governatore pugliese a Libera tv (21 luglio 2010). Nel video il cosiddetto intervistatore (Jacopo Venier) regge solo il microfono e funge da megafono. Il contraddittorio non è politicamente corretto: la tesi è argomentata da Arianna Ciccone addirittura da una valigia blu. Il giornalista Lannes – che si è fidato di chi ciarla di giornalismo, ma contestualmente si fa sponsorizzare dall'Enel che propaganda centrali nucleari in Italia – pone quesiti incalzanti ma fuori moda, quindi scorretti. A parte l'egocentrismo dilagante del pupillo bertinottiano, ancora una volta il governatore pro tempore della Puglia, propina castronerie a getto continuo. La più eclatante? Il numero degli inceneritori e la loro potenza. Soltanto l'impianto Eta in provincia di Foggia – secondo i dati forniti dall'azienda della Marcegaglia per intenderci – vanta una taglia di 61,9 MWt (equivalente a 14 Megawatt elettrici). E tutto il resto? Altri due omaggi dello smemorato terlizzese alla Capitanata: l'inceneritore della società Enterra (un'immobiliare con sede ad Orio al Serio in provincia di Bergamo), approvato sempre dalla giunta vendoliana ha una potenza di 49,5 MWt, al pari dell'impianto Caviro di Faenza che ne costruirà un altro proprio in loco. Per non dire dell'inceneritore – sempre in zona – della Fiat (Fenice Spa) e addirittura di una turbogas. Mentre il 5 ottobre prossimo in una conferenza di servizi ad Apricena sarà autorizzato perfino il famigerato cementificio Grigolin. La mafia garganica si è fatta già sentire minacciando di morte un giovane ingegnere (Antonio Potenza) ed un imprenditore agricolo; entrambi avevano osato contrastare il progetto nel quale è socio anche tale Passalacqua. Per favore non mandate allo sbaraglio il nuovo guru della sinistra da operetta: qualcuno della fabbrica spieghi a Nichi che il termine "termovalorizzatore" non ha alcuna valenza scientifica nè tecnica; e che c'è differenza tra potenza termica ed elettrica. Stendiamo un velo pietoso sulla differenziata che non decolla per favorire prima il torbido affare delle discariche, ora degli inceneritori. Vendola è lo stesso individuo che in qualità di presidente della regione nonché di commissario per l'emergenza rifiuti, mediante il decreto numero 48/cd del 31/01/2007 ha espropriato la terra alla famiglia Russo (contadini) di Carapelle. E' solo un caso tra gli innumerevoli esempi concreti onde consentire la realizzazione senza intoppi legali, comunque con denaro pubblico (9 milioni di euro) alla Cogeam (Marcegaglia) e alla Tradeco (Columella) di un impianto in provincia di Foggia per la produzione del combustibile da rifiuti. La struttura – sorta a pochi metri dall'erigendo inceneritore Eta (Marcegaglia) anch'esso finanziato con denaro pubblico – è stata inaugurata quasi due anni fa in pompa magna dall'assessore Losappio ma risulta ancora inattiva. Domanda demenziale:
Governatore Vendola per caso il Columella di Altamura, noto alle cronache come ras dei rifiuti, ha mai finanziato le sue campagne elettorali?
Parola di Nichi Vendola:
Io, diciamo quando devo governare innanzitutto devo pensare a come rispondere alla vita e alla domanda di 4 milioni e 200 mila pugliesi. Il mio partito si chiama pugliesi. Quando io faccio il governatore la loro vita è più importante di qualunque altro concetto. In tutto in Puglia abbiamo un termovalorizzzatore funzionante di 10 megawatt e alla fine ne avremo 3 di 10 megawatt ciascuno. Non siamo nella condizione della Campania, non siamo ai 150 megawatt dell'inceneritore di Acerra, siamo in una condizione in cui le procedure autorizzative perfezionate non ci consentivano di fare niente. E vorrei dire a chi mi pone queste domande che per quanto riguarda la parte pubblica che io ho cancellato tutti i termovalorizzatori. La termovalorizzazione è un pezzo dell'industria energetica, non è un problema ambientale così viene impostato e l'industria energetica è regolamentata dalle leggi della comunità europea e dalle leggi nazionali e se pongo dei paletti vengo portato davanti alla corte costituzionale e vengo battuto. La nostra strategia globale sui rifiuti è quella delle tre erre: la diminuzione della produzione dei rifiuti, il recupero di materia, il riciclo, il riuso.
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