Sport - Ivrea - 17/09/2010 |
Cristian Bertani: «Ivrea mi è rimasta nel cuore» di Federico Bona |
Domani pomeriggio, sabato 18, la trasferta all'Olimpico, contro il Torino: un derby piemontese che è un vero evento per Novara.alla vigilia di questo scontro epocale, Localport ha intervistato Bertani, che nei suoi tre anni a Ivrea, in casacca arancione, ha lasciato un segno nella storia della squadra e, soprattutto, un ottimo ricordo nei tifosi, che lo hanno sempre ammirato per la sua bravura e la sua serietà.
Altri due tasselli di quell'Ivrea "da sogno" stanno lavorando su un altro progetto ambizioso: mister Jaconi e il ds Braghin, di nuovo uniti a Bassano: «Con Braghin ci sentiamo sempre con molto piacere e sarei davvero contento se, con il mister, riuscisse a cogliere successi importanti anche a Bassano». Ma, alla vigilia di Torino-Novara, bisogna relegare i ricordi in un angolo e pensare all'attualità. Un'attualità che vede il Novara capolista, pronta ad affrontare la formazione più blasonata della categoria: «Finora è stato un avio di campionato ben oltre le nostre aspettative – confida Bertani -: se qualcuno avesse pronosticato che dopo quattro giornate saremmo stati in testa al campionato, con 10 punti, non gli avremmo creduto, invece… Però siamo ben consci di non aver ancora dimostrato nulla: le prossime partite ci diranno cosa valiamo davvero e un primo bilancio lo si potrà tirare dopo 10 o 12 giornate. A gennaio, poi, si potrà valutare dove possiamo arrivare, anche se sappiamo che il nostro vero obiettivo, quest'anno, è conquistare la salvezza. Di certo, non dovremo mai pensare "di essere arrivati" o credere di poterci riposare sugli allori: sarebbe la fine. Siamo una matricola e come tale dobbiamo ragionare».
Qual è il segreto di questo Novara "dei miracoli"? «Nessun segreto, davvero. Finora ci siamo portati dietro l'entusiasmo della scorsa stagione e lo coltiviamo. Due elementi che non devono mai mancare sono l'entusiasmo e la voglia di lavorare. Guai a pensare che siamo così forti da poterci permettere, in allenamento, una corsa in meno. Piuttosto, non dobbiamo mai dimenticare che, semmai, noi dobbiamo fare una corsa in più rispetto ai nostri avversari che hanno più esperienza». Di certo, almeno finora ha pagato la scelta coraggiosa della società di non stravolgere la formazione che ha conquistato la promozione, ma di puntare su quel gruppo anche per la Serie B: «Sicuramente è facile dirlo oggi, che siamo in testa alla classifica… Se avessimo conquistato solo quattro punti, chissà quante critiche! Certamente l'aver mantenuto l'ossatura dello scorso anno, inserendo dei rinforzi importanti, finora ha pagato e sarebbe stato un peccato sciogliere il gruppo. Però, lo ripeto: solo il tempo dirà quanto valiamo davvero». Cristian a segno anche sabato scorso, contro il Grosseto foto tratte da www.novaracalcio.com |
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venerdì 17 settembre 2010
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