Pdl, manovre di posizionamento con tanti secondi Fini |
Sabato 30 Ottobre 2010 08:09 |
Si infoltisce la schiera dei simpatizzanti, palesi o acquattati, del presidente della Camera. Prossima la costituzione del gruppo Fli in Regione. A Torino arruolato l'ex Pli Bastianini. Persino Ghiglia ha mantenuto un canale diplomatico con i suoi vecchi compagni d'arme
Col tempo anche le certezze granitiche vacillano. Questa millenaria regola ha travolto il numero due del Pdl subalpino Agostino Ghiglia, che ormai a Roma chiamano "l'onorevole sms". Il buon Ago all'inizio ha assistito con un atteggiamento di sufficienza alla diaspora finiana convinto che per lui, ex An, restare ben piantato sulla sponda berlusconiana era la scelta migliore. Il Pdl gli sembrava l'assicurazione capace di far fare un bel salto in avanti alla sua carriera di eterno gregario, prima di Ugo Martinat e in ultimo di Enzo Ghigo. Ma col passar del tempo questa convinzione ha incominciato ad essere intaccata dai dubbi. La campagna mediatica scatenata dal signore di Arcore non solo non ha distrutto Fini, ma anzi il presidente della Camera appare sempre più il padrone della scena politica italiana. Questa situazione ha consigliato a Ghiglia di riporre nell'armadio la maglietta del berlusconiano a prova di bomba e di sposare la vecchia tecnica di chi tiene il piede in due scarpe. Ogni qualvolta ha notizia di riunioni dei finiani il vice coordinatore del Pdl piemontese inonda i telefonini dei suoi ex camerati per spiegare che la sua permanenza tra i berluscones è da considerare provvisoria. I destinatari degli sms non hanno dubbi nel giudicare i pizzini elettronici firmati da Ghiglia come l'annuncio di un prossimo cambio di casacca e della sua intenzione di unire presto il suo destino a quello del suo ex segretario per ricongiungersi alla vecchia casa politica. Fantapolitica? Chi vivrà vedrà. Intanto gli sms di Ghiglia sono diventati famosi nei palazzi della politica dove vengono considerati la prova del possibile scivolamento verso Fli di una numerosa pattuglia di parlamentari adesso intruppati nel Pdl.
E di tutto ciò c'è la controprova in Piemonte. A Palazzo Lascaris presto dovrebbe formarsi il gruppo dei finiani grazie all'arruolamento tra le truppe del presidente della Camera di Fabrizio Comba, fedelissimo del parlamentare vercellese Roberto Rosso (che ancora ieri sera in una trasmissione su una tv privata ha lasciato intendere di aver ormai deciso di lasciare il Pdl), e del cuneese Francesco Toselli. E non basta. L'attivismo politico di Fli all'ombra della Mole ha dato il via alla campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale con un regista d'eccezione. Si tratta di quell'Attilio Bastianini, l'ex pupillo di Valerio Zanone, che dopo la scomparsa del Pli, non aveva più fatto parlare di sé. Quando era consigliere comunale, all'opposizione delle giunte di sinistra, Bastianini inventò il famoso slogan "Vogliono far passare i treni in corso Vittorio", per criticare l'entrata in servizio dei jumbo tram, adesso è pronto a tappezzare i muri della città con la parla d'ordine "Non consegniamo Torino nelle mani di Bossi". |
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