Chiamparino ha cambiato Profumo: "Non ha le physique du rôle per governare Torino" |
Lunedì 22 Novembre 2010 15:34 |
Bordata del sindaco sul candidato in pectore alla sua successione. All'incontro con la segreteria provinciale del Pd confida di aver proposto nei mesi scorsi una road map che il rettore ha disatteso. Poi sbatte la porta infastidito dalla fuga di notizie. Mercoledì summit con la coalizione
"Ho cambiato idea, non credo che Profumo abbia il profilo giusto per fare il sindaco". È il siluro lanciato da Sergio Chiamparino questa mattina all'incontro in via San Francesco d'Assisi con la segreteria provinciale del Pd. Il sindaco ha ammesso di aver mutato opinione dopo che il rettore ha disatteso tutte le indicazioni che gli aveva suggerito, a partire da una lettera in cui il Magnifico avrebbe dovuto mettere nero su bianco le motivazioni della sua discesa in campo. Secondo il primo cittadino, Torino nei prossimi mesi rischia di essere il villaggio di Asterix, unica o quasi enclave del Nord in mano al centrosinistra, assediata dal centrodestra e dalla Lega. Quindi, seguendo il ragionamento di Chiamparino, è necessario che il prossimo sindaco abbia una caratura politica in grado non solo di difendere l'avamposto in una terra sempre più ostile, ma soprattutto all'altezza di rappresentare un modello amministrativo autorevole e originale. Caratteristiche che mancano all'inquilino di corso Duca degli Abruzzi, di cui peraltro ha dichiarato di apprezzare alcune idee (ma non tutte) sul futuro della città.
La riunione, introdotta dalla segretaria Paola Bragantini, cui hanno preso parte tutte le anime del partito (dai mariniani con Brandajs a Sinistra in rete con Esposito e Cerrato, dai garigliani con Lubatti ai popolari di Lepri, più il fassiniano Centin, il laussiano Bertin, il bressiano Benedino, il capogruppo in Sala Rossa Andrea Giorgis) ha avuto un epilogo sconcertante. Dopo aver ricevuto un bigliettino dal suo staffiere Carlo Bongiovanni, Chiamparino ha abbandonato la sala, infastidito dalla fuga di notizie. Qualcuno durante l'incontro avrebbe informato del suo intervento un giornalista di Repubblica il quale, forse preso dalla frenesia di portare a casa il pezzo, con le sue telefonate ha mandato nel panico la segreteria del sindaco. Prossima tappa, mercoledì con il tavolo della coalizione. |
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