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martedì 2 novembre 2010

il parcheggiatore abusivo......

Chivasso - 02/11/2010
Il caso del parcheggiatore abusivo e la libertà di stampa
di Annarita Scalvenzo
I giornalisti del settimanale locale "La Voce" che avevano riportato la vicenda del posteggiatore abusivo fermato il 4 settembre scorso da due agenti della Polizia Urbana, con modalità che avevano suscitato più di una reazione indignata da parte dei cittadini che avevano assistito all'accaduto, potrebbero essere querelati.

La notizia è stata riportata dallo stesso settimanale, che sarebbe venuto a conoscenza di una lettera protocollata dei Vigili Urbani, che avrebbero sollecitato l'Amministrazione comunale a sporgere querela nei confronti del settimanale "La Voce", la cui colpa sarebbe quella di aver commentato l'episodio con toni troppo aspri, come riferiscono gli stessi giornalisti sul numero di lunedì 25 ottobre. Una notizia che ha suscitato più di una reazione e, in particolare, attraverso un comunicato firmato dal suo coordinatore Massimo Zesi, la Federazione della Sinistra di Chivasso si dice preoccupata della notizia secondo cui l'Amministrazione comunale sarebbe stata sollecitata a sporgere querela nei confronti del settimanale locale, per aver scritto quanto i giornalisti medesimi e numerosi testimoni hanno visto con i loro occhi.

Ma la Federazione della Sinistra ritorna anche su di una vicenda che non può dirsi conclusa, poiché si aspettano ancora dal Sindaco alcune risposte, per chiarire quanto era accaduto. «Non potendo smentire i metodi eccessivi utilizzati – scrive Zesi - si è giustificato il fatto con presunte modalità standard nell'esecuzione di un fermo. In relazione a questi metodi il nostro partito ha chiesto alcune delucidazioni al Sindaco, ad esempio se l'operazione fosse stata pianificata, che formazione ricevono gli agenti relativamente a operazioni di polizia e di ordine pubblico, o se l'accaduto sia stato un fatto imprevisto e imprevedibile. A noi risulta che gli agenti avevano informazioni relative a tre abusivi, stazionanti nei pressi di Piazza D'armi. Ora è evidente che, al di là di eventuali abusi compiuti dagli agenti, che indubbiamente hanno forzato la mano nell'esecuzione del loro compito, mandare due vigili a contrastare tre persone che possono essere reattivi o violenti, non è un buon modo di gestire l'ordine pubblico». Ma dal Comune, sottolinea la Federazione della Sinistra, non è arrivata nessuna risposta. Forse, ipotizza Zesi, il fatto di non avere un capo del servizio (cosa di precisa responsabilità del Sindaco) ha impedito che la situazione fosse gestita con il rispetto della sicurezza dei vigili, costringendoli ad agire in una situazione di eccessivo stress, manifestatosi poi con atti inspiegabili ad un osservatore esterno.

Invece arrivano notizie che chi ha fatto bene il proprio lavoro, ossia i giornalisti, siano a rischio di querela. «Francamente ci saremmo aspettati una seria riflessione sull'organizzazione dell'Ufficio e la presa d'atto che sia necessario dotare l'ufficio della Polizia Municipale di un comandante che ne assuma le responsabilità con competenza, professionalità ed esperienza, cose che il Direttore generale, la dottoressa Scuncio, nonostante la buona volontà non possiede, non avendo, nel suo curriculum, esperienze di gestione di servizi di Polizia Municipale. Sottolineiamo anche quanto sia necessario che la gestione dell'ordine pubblico sia gestita con estrema attenzione e con la massima competenza, evitando di scaricare sul personale operativo l'incapacità o la poca sensibilità del Sindaco su una questione in cui i rischi sono reali».

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