| Attualità - Montalto Dora - 17/11/2010 | Sagra del Cavolo verza: un successo confermato di Federico Bona | | Si è conclusa con piena soddisfazione per gli organizzatori anche la 15^ edizione della Sagra del Cavolo verza che si è svolta nel weekend a Montalto: «Il traguardo dei 15 anni è un bel risultato per il proseguimento di questo splendido progetto – commenta il sindaco Renzo Galletto -. I Montaltesi hanno una profonda passione per il proprio paese, orgogliosi delle proprie tradizioni, amano sostanzialmente la vita di relazione. Tutto questo ha fatto sì che oltre 500 volontari, su un Comune di 3500 abitanti, mettessero in piedi un evento a carattere regionale che ha fatto scuola nel Canavese».
La sagra montaltese è diventata, col passare degli anni, la cornice delle tradizioni nel Canavese: «Dove i contenuti della tela che racchiude – prosegue Galletto - sono le pennellate di colore che ogni Comune Canavesano partecipante, ogni Proloco presente, ogni organismo di categoria rappresentato, ogni istituzione sociale e politica coinvolta possono essere protagoniste per quello che esse rappresentano e non particelle minute per rendere importanti noi organizzatori. Noi vogliamo promuovere questa meravigliosa terra che si chiama Canavese, non Montalto Dora perchè solo così si supera una logica campanilistica che non aiuta i singoli Comuni e tanto meno il territorio».
Un bilancio positivo, che è stimolo per il prosieguo della manifestazione: «Vogliamo continuare così, con passione ed entusiasmo, con fiducia ed impegno, ma sempre nel segno dell'umiltà e del buon rapporto con gli altri».
Le oltre 35.000 persone che si sono alternate nei cinque giorni della manifestazione sono la testimonianza di un evento che si può delineare fra i più importanti della Regione Piemonte. Enogastronomia, prodotti tipici, natura sono gli ingredienti di una grande cocktail territoriale.
La qualità dell'accoglienza della nostra Comunità fatta di pazienza e di disponibilità è stato il valore aggiunto di questa manifestazione: un paese invaso da una massa di turisti dieci volte i suoi abitanti, è riuscito in poche ore ad accoglierli con sicurezza e fornendo una moltitudine di servizi. E' questa la testimonianza di una grande macchina organizzativa costruita in questi anni fatta di passione e competenza.
Il pubblico è arrivato da molti luoghi: non solo dal Canavese, ma anche da più lontano, a dimostrazione del fatto che la fama della sagra ha ormai superato i confini locali.
Apprezzati i diversi momenti nei quali si è articolata la festa: l'annullo postale (circa 500 annulli emessi con timbro speciale), il primo Mercato dei produttori del biologico, del prodotto tipico e dell'artigianato e la consueta Grande Fiera della domenica, con il Mercatino sotto il Castello, antiquariato minore di grande interesse per i collezionisti, 2 km di Vie del Gusto, con le specialità enogastronomiche piemontesi, valdostane, lombarde e liguri, l'artigianato di Piemonte e Valle d'Aosta e il mercato generico per una partecipazione complessiva di circa 500 espositori.
Nonostante le condizioni meteo non proprio ottimali per le passeggiate nei boschi, nel week end della Sagra 120 turisti hanno apprezzato le escursioni guidate dagli "Informatori Turistici Volontari" tra le colline, i vigneti e i laghi di Montalto Dora.
«Il dato più importante che vogliamo segnalare – sottolineano gli organizzatori - è quello dell'assoluta mancanza di ogni tipo di incidente che ha determinato un clima di serenità durante tutta la manifestazione. La moltitudine di visitatori si è sentita tutelata sia dagli aspetti organizzativi che dalla presenza costante e continua di tutte le Forze dell'Ordine, con grande impegno della Compagnia Carabinieri di Ivrea e Canavese diretta dal Capitano Simone Martano».
La Protezione Civile, nella sua encomiabile funzione, è riuscita ad incanalare e ordinare una massiccia presenza di veicoli. Oltre 300 camper e migliaia di autovetture e mezzi di trasporto di tutto il settore fieristico sono stati gestiti e smistati nel giro di poche ore senza incidenti.
Oltre alla massa dei volontari, appartenenti alle diverse realtà associative montaltesi, è da segnalare l'apporto significativo di venti studenti dell'Istituto Giovanni Cena di Ivrea (classe 4° C, servizi turistici) fornito durante la fase preparatoria dell'evento e nei cinque intensi giorni della Sagra. Una convenzione stipulata tra il Comune e la scuola ha consentito la realizzazione di un progetto formativo che si è concretizza in uno stage lavorativo della durata di circa un mese durante il quale i ragazzi sono stati coinvolti nell'organizzazione e nella gestione della manifestazione, acquisendo conoscenze specifiche del territorio, sviluppando capacità organizzative e progettuali.
La sagra conserva il suo aspetto peculiare nella gastronomia: anche in questo campo il successo è stato pieno. Dalla "Cena di gala" (con le eccellenze culinarie canavesane proposte dagli chef dell'Associazione dei Ristoranti della Tradizione Canavesana) alle serate della bagna cauda, si è registrato il tutto esaurito.
La ricca ristorazione con i sette "Grandi Ristoranti della Sagra" gestiti dai Produttori del Cavolo verza, dai Contadini, dal Comitato carnevalesco, dall'A.S.D. Montalto Calcio, in aggiunta alla Locanda dei Castellani, dalla Piola degli Alpini della sezione A.N.A. di Ivrea e dall'Oratorio Parrocchiale e 20 punti ristoro, ha soddisfatto tutti i palati.
Più di 900 quintali di cavoli venduti dall'Associazione Produttori del cavolo verza di Montalto Dora durante la manifestazione e cucinati nei "Ristoranti della Sagra" e dai Ristoratori della Tradizione Canavesana, 12 quintali di agnolotti di cavolo, 5000 capunet, 1000 porzioni di suett griss e 3000 di coj scugnà, 1700 zuppe di cavolo, 1000 porzioni di bagna cauda. In totale circa 13000 pasti consumati nei cinque giorni della Sagra.
Un momento della Notte delle Lanterne
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