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mercoledì 1 dicembre 2010

ancora polemiche sul carnevale ad IVREA e a S.G. SUL CARNEVALE TUTTO TACE....? o si manovra x i soliti inghippi....?

Politica - Ivrea - 30/11/2010
In Consiglio comunale la "Guerra di Bruno" prende di mira anche il Carnevale
di m.c.-f.b.
Tra le otto interpellanze presentate dal Consigliere Bruno Tegano ieri in Consiglio comunale (che andavano dall'erba in via Dora Baltea alla recinzione del Pistoni) due erano riferite al Carnevale, e rivolte al Sindaco Carlo Della Pepa che ricopre anche il ruolo di presidente della Fondazione per lo Storico Carnevale di Ivrea.

Anche la principale manifestazione cittadina entra così a far parte della "Guerra di Bruno", che vede il Consigliere "ribelle" pronto a fare le pulci su tutte le iniziative dell'Amministrazione.

Nella prima si chiedeva conto dei debiti e dei crediti del Consorzio che in precedenza organizzava il Carnevale e quando sarebbe stato definitivamente liquidato.

«Il bilancio definitivo – ha spiegato il sindaco – ancora non è stato approvato, proprio perchè il Consorzio, come ente in liquidazione, prima di sciogliersi deve pagare tutti i debiti, ma per far ciò deve prima incassare i crediti. Il bilancio, comunque si aggira attorno ai 50mila euro».

Lato positivo che tra i crediti che il Consorzio vanta la maggior parte sarebbero in capo a enti pubblici (Regione e Provincia), che dovrebbero quindi pagare, anche se con i tempi della burocrazia. Solo 10mila euro di crediti sarebbe verso privati.

Anche il Comune è tra i debitori del Consorzio: «Dobbiamo circa 3mila euro – ha spiegato il Sindaco -, pari allo sconto sul biglietto di ingresso concesso a chi, nell'edizione del 2009, aveva accettato di compilare un questionario informativo. Quei soldi comunque il Comune già li ha accantonati. Sono li a disposizione».

I crediti, ha quindi precisato Della Pepa, controbilanciano completamente i debiti. «Ovviamente se non tutto ciò che dovrebbe rientrerà nelle casse del Consorzio, il Comune, in qualità di unico Ente che partecipava il Consorzio Stesso, dovrà agire in solido e appianare il bilancio».

Più pungente la seconda interpellanza di Tegano, che faceva riferimento alle "varie dicerie sul carnevale di Ivrea", secondo le quali, a detta del Consigliere, "Assumono un punto cruciale le spese sostenute e/o richieste al Generale, alla Mugnaia ed agli Abbà per la loro partecipazione voleva invece sapere se erano vere le voci che girerebbero in città secondo le quali la fondazione richiede un pagamento ai personaggi".

«La Fondazione non chiede una partecipazione economica ai personaggi – è stato il netto inizio del discorso del Sindaco -. Ovviamente al Generale e alla Mugnaia competono i costi degli abiti e delle eventuali feste private. Per quanto riguarda gli Abbà, invece, è richiesto un contributo di 500 euro, regolarmente fatturato alle famiglie e inserito a bilancio».

I 500 euro, ha spiegato il primo cittadino eporediese, servono a pagare l'uso dei cavalli nei tre giorni di festa e per l'acquisto delle mimose e delle caramelle. «Questo per omogeneità. Vogliamo evitare che un Abbà lanci gianduiotti e un'altro caramelle di scarso valore, cosa che creerebbe una sorta di discriminazione fra i ragazzi che interpretano il ruolo».

Una cifra che, ha evidenziato ancora il Sindaco/Presidente, viene regolarmente fatturata alle famiglie degli Abbà. E gli stessi criteri verranno seguiti anche per l'edizione 2011.

Della Pepa ha anche approfittato di uno dei quesiti posti dall'interpellanza per ribadire che lo spettacolo pirotecnico del Sabato sera è a totale carico dell'organizzazione, quindi i fuochi d'artificio che accolgono la Mugnaia non sono una spesa della protagonista, ma sono sempre stati pagati dal Consorzio, prima, e dalla Fondazione ora.

Nella sua replica Tegano si è qui un po' accartocciato sul concetto di "feste private", chiedendosi come potrebbe risultare la festa se un anno Generale e Mugnaia non le organizzassero. «La città se le aspetta e la loro mancanza andrebbe a discapito del Carnevale», ha sostenuto Tegano, non avendo compreso che come "feste private", sono, appunto, private: si partecipa su invito e non fanno parte del programma ufficiale della manifestazione.

Un errore "geometrico" ha chiuso l'intervento di Tegano, che probabilmente confondendosi con il progetto "Carnevale 365" (dove la cifra fa riferimento ai giorni dell'anno), si è fatto scappare un «Carnevale a 365 gradi»!

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