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martedì 10 maggio 2011

DISGRAZIA AL GIRO......

Italia - 10/05/2011
Il Giro d'Italia in lutto per la morte in gara di Wouter Weylandt
di Federico Bona
Spesso si dice che il ciclismo è metafora della vita: in una gara, soprattutto quando è lunga e articolata come il Giro d'Italia, si mescolano e si incrociano fatica e gloria, fortuna e sfortuna, il trionfo e il dramma.

In 48 ore, la corsa rosa ha presentato i due lati della sua medaglia, lontani anni luce uno dall'altro: sabato pomeriggio, a Torino, la Festa con la "F" maiuscola, ieri il dramma più profondo.
A far da contraltare al tripudio di piazza Vittorio, gremita di folla entusiasta, una curva nella discesa del Passo del Bocco, quella dove è caduto Wouter Weylandt, atleta 26enne della Leopard Trek. Una leggera distrazione, la bicicletta che esce dalla traiettoria, la frenata disperata, poi il pedale che urta un muretto e il ciclista scagliato in alto, disarcionato dal suo mezzo. Un volo spaventoso: Weylandt è ricaduto 15 metri più avanti, battendo il volto sull'asfalto. Nonostante i soccorsi e l'estremo tentativo di rianimarlo, non c'è stato nulla da fare: è morto praticamente sul colpo, mentre i suoi colleghi, ignari dell'accaduto, finivano la tappa Reggio Emilia-Rapallo.
Wouter Weylandt sarebbe diventato padre a settembre ed era partita dal Belgio carico di entusiasmo: i suoi ultimi messaggi su Twitter erano un inno alla gioia di poter partecipare a questa corsa che, lo scorso anno, gli aveva riservato il momento più bello della carriera, la vittoria nella Amsterdam-Middelburg, in volata. Era la terza tappa del Giro 2010. Ieri si correva la terza tappa, ma il traguardo, Wouter non l'ha visto. Non lo vedrà mai più, così come non potrà vedere quel bimbo che la moglie porta in grembo.


La vittoria di un anno fa, al Giro Non era un campione, Weylandt, ma un onesto "lavoratore del pedale", spesso al servizio dei capitanti, ma pronto a cogliere la sua giornata di gloria quando si presentava l'occasione propizia. Era un professionista serio, uno dei tanti che hanno contribuito, seppur senza tanti titoli sui giornali, a fare la storia del ciclismo, uno sport che vive di campioni e comprimari, che indossano la stessa maglia e sudano sulle stesse strade…
I compagni di ieri e di oggi lo ricordano per il suo carattere gioviale, per il suo sorriso sempre pronto. Sono le caratteristiche che lo hanno contraddistinto nella sua breve vita e che gli appassionati ricordano nelle tante pagine sbucate su internet in poche ore.
Il suo team, la Leopard-Trek (la stessa squadra che schiera i fratelli Schleck, assenti però al Giro) ha oscurato il sito, lasciando solo la home page, con la foto di Weylandt e l'annuncio della sua morte.
L'ambiente della Corsa rosa è sotto choc e non si sa ancora come i girini decideranno di comportarsi oggi. Il direttore della gara, Angelo Zomegnan, ha lasciato loro ampia libertà di decidere: «Rispetteremo sia le scelte del Team Leopard Trek sia quelle delle altre squadre per quel che decideranno di fare nei prossimi giorni». E' probabile che la tappa di oggi (da Genova Quarto a Livorno) verrà "neutralizzata" e che il gruppo lascerà sfilare su traguardo i compagni di Weylandt.
Poi, da domani, tornerà l'agonismo, perché, come ha detto l'ex campione Felice Gimondi «Quando succedono queste cose la corsa non conta più niente. L'unico pensiero è fare la valigia e andare via, però un evento come il Giro non si puo'annullare».Il dorsale 108 di Weylandt,
domenica mattina ad Alba  ha vissuto i momenti esaltanti della giornata torinese del Giro; in questo momento non possiamo che unirci al coro di coloro che piangono Wouter Weylandt. Sfogliando le foto scattate domenica mattina ad Alba, l'occhio è caduto su una maglia della Leopard Trek: il dorsale è il 108, quello dello sfortunato atleta. Era lì a due passi, pronto a scattare per un'altra avventura sulle strade che erano il suo pane, la sua seconda casa, il suo lavoro. E che ieri, a pochi chilometri dal traguardo di Rapallo, sono diventate la sua tomba.

La home page del sito della Leopard Trek,la squadra di Wouter

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