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lunedì 6 dicembre 2010

IL FALLIMENTO DELL'ITALIA HA NOMI E COGNOMI

In questo gran casino, iniziato qualche settimana fa con le pseudo rivelazioni di Wikileaks, ci si sono infilati nell ordine: Fini, Casini ed er Cicoria Rutelli. Attendevano l'occasione buona per fiondarsi sulla preda agonizzante, vale a dire l'Italia. Sì perchè, qua non si tratta di fare il dispettuccio a Lega o Berlusconi, ma di far affondare l'Italia. Berlusconi se ne può altamente infischiare di stare al Governo: è ricco, ha le sue aziende ed una vita piena di successi. Altri invece pur di acquisire il potere, il comando, hanno assunto la responsabilità di far fallire l'Italia. Il giorno dopo la probabile sfiducia del governo alla Camera, il rating sul debito pubblico crollerà: la finanza pubblica andrà a farsi fottere e l'Italia sprofonderà nella speculazione più becera targata UE ed USA. Aprire una crisi di governo ora è come giocare col fuoco con i vestiti imbevuti di kerosene; ma nessuno dimentichi chi ha voluto giocare per il solo gusto di vedere i propri deretani poggiati sugli scranni del potere che conta, infischiandosene dell'Italia che affonda.

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