mercoledì 17 agosto 2011
Scandalo rimborsi elettorali. Così i partiti derubano il Paese
Elezioni anticipate? Niente rimborsi ai partiti
Così la manovra "salva" la vita al governo
L'esecutivo può dormire sonni sereni fino al 2013: l'articolo 6 del testo oggi all'esame della Camera prevede che in caso di anticipo del voto saranno interrotti i versamenti ai partiti
Se la legislatura finisce in anticipo i partiti non avranno i rimborsi elettorali. Silvio Berlusconi è riuscito a trovare l'escamotage per garantire al governo la vita fino al 2013.
Con il ritorno alle urne prima del 2013 i partiti perderebbero la quinta tranche dei rimborsi elettorali. Circa cento milioni di euro. Con precisione un quinto di 503.094.380,90 euro. Una cifra enorme: equivale a poco meno di un quarto del debito dei conti pubblici. Entrate che garantiscono ai partiti lauti guadagni. Perché il "rimborso" non è calcolato sulle spese sostenute durante la campagna elettorale ma in base ai risultati. Così, per quanto riguarda le politiche del 2008, il Pdl ha dichiarato di aver speso 68 milioni di euro ma ne riceverà complessivamente quasi 207. Il Pd ha esborsato 18 milioni e dalle casse dello Stato ne riceve 180.
1 commento:
pure l'idv che tanto sbraita e si agita incassa e non parla bella roba grazie
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