Manovra, sono salve le pensioni e gli enti locali E il siciliano Alfano conquista anche i leghisti
Applausi per il segretario Pdl alla Bèrghemfest, kermesse del Carroccio: "Gli enti intermedi non scompariranno, al massimo verranno ripensati. Presto una legge per dimezzare i parlamentari. La manovra? Dobbiamo colpire i furbetti". E Maroni delude i gufi: "Avanti fino al 2013"
Bene,bravo,bis.È un atterraggio morbido quello di Angelino Alfano sul «green» leghista, come lui stesso lo definisce. Il segretario del Pdl, alla prima uscita ufficiale in casa padana, incassa applausi. A partire dal dietro le quinte con le sciure della «Bèrghemfest » che commentano soddisfatte: «È dimagrito ed è anche un bel fioeu». E sotto i riflettori del palco il segretario del Pdl sa toccare le corde giuste dell'elettorato leghista. Difesa degli enti locali, sbarramento sulle pensioni, dimezzamento dei parlamentari e contributo di solidarietà trasformato in «crociata» contro i furbetti. Un solo (mezzo) passo falso. Quando cita la «vocazione antesignana al federalismo della Sicilia». Attimi di gelo e qualche fischio, ma Angelino tira dritto: «Gli enti intermedi non scompariranno, al massimo verranno ripensati». E qui giù un altro applauso convinto. La captatio benevolentiae arriva solo in conclusione: «Vedo questa gente partecipare con passione alla discussione sui problemi e sul bene del Paese. E la passione è sinonimo di buona politica». Ovazione.
Il mattatore della serata è comunque Calderoli. Il ministro della Semplificazione attira subito l'attenzione del «suo» pubblico sul segretario del Pdl: «Angelino è una persona seria e si è preso la castagna bollente di mediare tra le diverse anime del suo partito. Sulla manovra se fosse per noi l'intesa l'avremmo già trovata.Lunedì poi toccherà a Bossi e Berlusconi l'accordo finale». Tensioni stemperate e sorrisi distesi. Alfano, pantaloni scuri e camicia azzurra (solo un paio di bottoni slacciati sono la concessione al look padano «di lotta») conferma e anticipa alcune misure. «Il contributo di solidarietà cambierà. Non vogliamo che siano solidali sempre gli stessi, la mazzata va data a chi ha sempre pagato poco o nulla, avendo molto. Dobbiamo colpire i furbetti». Approvazione convinta del popolo leghista. Poi il capitolo enti locali, da queste parti è molto sentito. «Dobbiamo fare in modo che la manovra pesi il meno possibile su Comuni e Province. Perché altrimenti verrebbero forniti meno servizi ai cittadini». E davanti al moderatore Enrico Mentana,che lo incalza sull'abolizione delle Province, l'ex ministro della Giustizia non si sottrae: «Io sono d'accordo con Berlusconi. O scompaiono tutte o nessuna. E comunque tra Regioni e Comuni c'è la necessità di enti intermedi». Lunga vita alle Province,dunque,con un'attenzione particolare ai tagli dei costi della politica. «Nella prima settimana di settembre presenteremo la riforma costituzionale per il dimezzamento dei parlamentari. Norma che era già contenuta nella devolution, affossata però dalla sinistra». E l'accenno fa scatenare la curva delle camicie verdi.
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