Un anno senza Cossiga
Esattamente un anno fa Francesco Cossiga si spegneva al Policlinico Gemelli di Roma in una calda giornata agostana. A distanza di un anno in pochi hanno sentito la necessità di ricordare questo politico di rara intelligenza e di grandi doti umane e politiche, forse perché Cossiga rimane un personaggio scomodo avendo egli avuto la rara qualità di dire e di fare sempre quello che pensava e sentiva. Prezioso il ricordo di Enzo Carra che si chiede cosa avrebbe detto oggi Cossiga, davanti alla crisi economica e soprattutto alla manifesta incapacità politica di coloro che in situazioni difficili scelgono di non scegliere. Cossiga visse momenti ben più difficili e dolorosi di quello che noi stiamo vivendo e ricordava che i suoi capelli bianchi e le macchie sulla pelle erano dovuti proprio a questi travagli del Paese che diventarono i suoi personali, eppure egli seppe sempre scegliere, seppe prendersi le sue responsabilità fino alle estreme conseguenze. Francesco Cossiga concepiva la politica come l'arte di saper prendere delle scelte ma considerava anche doveroso essere responsabili di queste scelte. Ricordare oggi Cossiga significa invitare la classe politica tutta, in specie quella che ha compiti di governo, a saper fare delle scelte e a sapersi assumere la responsabilità di queste avendo come unico criterio il bene del Paese e la salvaguardia della Repubblica.
Adriano Frinchi
Nessun commento:
Posta un commento