Cerca nel blog

Scrivi su segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com

  • COMMENTI POLITICI
  • DI TUTTO UN PO'
  • MALELINGUE POLEMICHE
  • MIRACOLI
  • MISCELLANEA
  • PENSIERI ED OPINIONI
  • PER PUBBLICARE I VOSTRI CONTRIBUTI (potete allegare foto + testo inviando una mail) segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com
  • POESIE IDEE
  • PROBLEMATICHE SOCIALI
  • RICEVO E PUBBLICO

mercoledì 31 agosto 2011

referendum radicali........

I Radicali voltano le spalle al referendum: "Un favore alla partitocrazia"

Pubblicato Martedì 30 Agosto 2011, ore 13,20

Decisi a sostenere il sistema uninominale secco con turno unico, i pannelliani scelgono (per ora) l'astensione. Boni: "Raccolgano le firme contro il contributo elettorale ai partiti"NO AL REFERENDUM

Mentre i democratici, in gran parte si sono ormai convinti a utilizzare il referendum elettorale come grimaldello per superare il sistema attualmente in vigore, i Radicali continuano a nicchiare. La consultazione referendaria è da anni nel dna dei pannelliani, che in questa occasione, però, hanno deciso di rimanere alla finestra: «Siamo in attesa di capire cosa succede» dichiara freddamente Igor Boni, coordinatore provinciale dell'associazione radicale Adelaide Aglietta.
 
Tutta l'avversione verso il referendum da parte del partito di Marco Pannella era emersa già nei giorni scorsi con le dichiarazioni dei suoi maggiorenti romani. L'ultimo è stato il tesoriere Michele De Lucia, che ha criticato la scelta dell'ex ministro Antonio Martino di appoggiare l'iniziativa promossa da Arturo Parisi: «Il "Mattarellum", prevedendo l'elezione del 25% della Camera con il sistema proporzionale e, legando il finanziamento pubblico ai partiti proprio alla quota proporzionale, ha garantito la sopravvivenza di tutte le vecchie baracche partitocratiche e la loro continua, esponenziale riproduzione per scissione» ha dichiarato De Lucia.
 
Sulla stessa lunghezza d'onda anche i radicali torinesi: «L'anno scorso, alla festa nazionale del Pd, eravamo noi a raccogliere le firme per una nuova legge elettorale di tipo anglosassone. E' passato un anno e siamo ancora qui» aggiunge Boni che poi chiosa: «Quell'operazione diventa seria se la si affianca a un referendum per abrogare il rimborso ai partiti, che avrebbe anche l'approvazione della Corte Costituzionale. E' una proposta che giro ai vertici democratici, chissà che non decidano di raccoglierla».
 
Intanto alle 18,30 di questa sera sarà la segretaria provinciale Paola Bragantini, velocissima aintercettare il mutamento del vento, a inaugurare la raccolta firme del Pd torinese alla festa provinciale del partito in corso al parco Ruffini.

Nessun commento: