Economia - Ivrea - 10/02/2011 |
Un nuovo capitolo della crisi economica: Edilia di Marco Campagnolo |
(Non) finita una crisi aziendale, ecco che ne arriva un'altra! Sono ancora tutte lì, infatti, le varie crisi che hanno riempito i giornali locali nel 2010: Agile, Compumaint, Phonemedia, Engineering… solo per citarne alcune, a memoria). Poche, se non nessuna, vedono una soluzione prossima. Eppure, per non farsi mancare nulla, ecco che il 2011 ci presenta la sua prima crisi aziendale e si tratta, in un certo qual modo, di una novità: non un'azienda in qualche modo legata allo spezzatino Olivetti, ma un'impresa che si occupa di gestione edilizia: la Gruppo Edilia SpA, con sede nel parco Dora Baltea a Ivrea. Invero i problemi non nascono oggi: i suoi 46 dipendenti sono senza stipendio (e tredicesima) da novembre, con ottobre pagato solo parzialmente. Ma è stata una situazione che, fino a ieri, era prevalentemente sconosciuta ai più. E' stato il consigliere comunale del Pdl Massimiliano De Stefano a raccogliere il disagio di questi lavoratori e far si che l'attenzione dei media puntasse anche su questa realtà. Dopo tre mesi in cui non sono state pagate le competenze ai dipendenti, da un mese circa la situazione è rapidamente precipitata, con fornitori non pagati, con le aziende di noleggio che hanno ritirato i mezzi in uso all'azienda, con il blocco dei camion in deposito perché ormai privi di assicurazione, con il "taglio dei fili" del telefono e con i pc fuori linea. Inoltre da gennaio i lavoratori si recano nella sede dell'azienda senza trovare alcun responsabile. «Ogni tanto arrivano degli ordini telefonici dalla sede di Milano – raccontano i dipendenti -. Spesso da persone diverse da una volta all'altra e senza che mai ci sia stato notificato ufficialmente il cambio di responsabile». La Gruppo Edilia nasce nel 2005 come Loggia Costruzione e l'anno successivo prende l'attuale denominazione. Fino al gennaio 2010 il controllo rimane nelle mani del fondatore Domenico Pinton (ex dirigente Manital e Vodafone), quando vende il 51 per cento dell'azienda ad Altovalore, azienda che esprime il presidente Silvano Mottura e un consigliere, Marco Stefano Guiducci. L'altro posto in consiglio rimane a Pinton. La Gruppo Edilia si occupa di progettazione, costruzione e manutenzione edile. Ha tra i suoi clienti Pirelli Re, H3G, Bnp Paribas, Autogrill. Tra i clienti locali anche l'Asl TO4 e il Comune di Brandizzo, dove stava realizzando una scuola materna: cantiere ora bloccato. Ovviamente preoccupati i dipendenti, che ormai danno per certo che la loro vita lavorativa in quell'azienda, in un modo o nell'altro, arriverà presto a termine. Il problema, raccontano, è che, nonostante l'evidente crisi, i vertici aziendali non hanno, almeno fino a un mese fa, voluto far ricorso ad ammortizzatori sociali. Questo, così avrebbero spiegato, per evitare di perdere credibilità nei confronti delle banche. «E di questa decisione abbiamo ovviamente fatto le spese noi – raccontano i dipendenti, ieri protagonisti di una conferenza stampa estemporanea -. C'è gente con mutui, figli, anche marito e moglie che lavorano entrambi qui. Molti di noi hanno già dovuto chiedere prestiti a parenti. Abbiamo cercato di parlare al telefono con Mottura per avere informazioni su cosa stia succedendo, ma non siamo riusciti ad arrivare a lui». Nell'ultima riunione con i sindacati in Confindustria sembra però che l'azienda abbia aperto alla possibilità di cassa integrazione. Eventualità che dovrebbe essere esplorata oggi, durante una nuova riunione che dovrebbe tenersi in mattinata presso la sede degli industriali del Canavese. Quello che è sicuro è che ai circa 600 fornitori è arrivata una lettera (inviata a inizio gennaio) nella quale si preannuncia un programma di risanamento aziendale che avrebbe per scopo la riprogrammazione dei debiti e il riposizionamento strategico delle attività dell'impresa. Ma in tutto questo, due erano i sentimenti che più di tutti si palesavano ieri parlando con i dipendenti Edilia. Da una parte la sensazione di essere abbandonati. Che nessuno abbia preso interesse alla loro situazione: «Sarà un "pensar male" – sosteneva ieri uno dei dipendenti -, ma visto che fino a pochi mesi fa questa azienda era pochissimo "sindacalizzata", sembra quasi che questo limitasse l'interesse dei sindacalisti verso di noi e verso i nostri problemi». L'altro sentimento era di paura e rabbia. Sembrerebbe infatti (molti dei lavoratori lo danno come certo) che Mottura fosse stato uno dei "registi" del disastro e del fallimento di Eutelia/Agile e di Phonemedia: «E non ci sembra un caso che la dinamica degli avvenimenti che stiamo vivendo ora sia identica a quanto è capitato sia in Agile, sia in Phonemedia: prima stipendi non pagati, poi fatture non onorate infine disinteresse della dirigenza fino al fallimento finale». E come tempo fa succedeva anche in Agile, sono adesso i dipendenti del Gruppo Edilia a farsi una fondamentale domanda: perché la Magistratura non indaga? «Capisco che abbiano da fare intercettazioni – ironizzava uno dei presenti -, ma sarebbe ora che i magistrati si occupassero anche di noi operai!». Infine, le preoccupazioni sulla situazione finanziaria dell'azienda: «A quanto ci risulta – sostengono i lavoratori – ci dovrebbero essere 11 milioni di debiti e altri 9 di "crediti 'inesigibili"… dove si può andare con numeri di questo genere?». |
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venerdì 11 febbraio 2011
ECONOMIA IN CANAVESE.....CRISI EDILE.....
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1 commento:
Non un commento, ma una richiesta: sono Marco Campagnolo autore del testo che avete ripreso in toto. Vi sarei grato se poteste toglier dal vostro blog questo mio articolo.
Per conferma della mia identità può scrivermi a m.campagnolo@localport.it: entro lunedì le risponderò
Grazie
Marco Campagnolo
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