San Giusto - 28/02/2011 | Solo un pareggio per il Canavese contro il Casale di Federico Bona | | Il Canavese costruisce, domina, passa in vantaggio, ma alla fine non va oltre il pareggio (1-1) contro il modesto Casale: un'occasione sprecata per gli uomini di mister Ezio Rossi, che avrebbero potuto conquistare il bottino pieno e fare un importante balzo in avanti in classifica.
Partita nervosa (ben sette gli ammoniti) e ricca di occasioni da gol, su entrambi i fronti. Il Canavese passa in vantaggio al 22', grazie a un rigore trasformato da Curcio, accordato dall'arbitro per punire una vistosa trattenuta in area su Vettori.
Al 7' della ripresa, per i Blaugrana, l'occasione per chiudere il match: l'arbitro accorda un secondo penalty, ma Curcio spedisce a lato.
Quattro minuti più tardi altro rigore, a favore del Casale, ma anche Zenga sbaglia e il suo tiro viene deviato in angolo da Pascarella.
Il pareggio dei Nerostellati arriva poco prima della mezz'ora con Olivieri, che con un cross che si trasforma in tiro coglie impreparato Pascarella.
Non mancano le occasioni nel quarto d'ora finale e nei sei minuti di recupero, ma il risultato non cambia più. |
| - Ivrea - 28/02/2011 | Il Montato-Ivrea si complica la vita, ma vince e va in fuga di Federico Bona | | Un quarto d'ora di sbandamento, ieri per il Montalto-Ivrea,ma alla fine il bilancio è più che positivo: vittoria nel match contro il Vanchiglia, fanalino di coda del girone, e fuga in testa alla classifica, grazie alle frenate delle rivali dirette.
Il match si era messo subito sui giusti binari: Aranciogranata in vantaggio dopo 6 minuti, grazie al gol di Colombara e rete del 2 a 0 prima dello scoccare del quarto d'ora di gioco (rigore di De Paola).
Poi… il balck out: un errore di Lago permette, al 24', a Pignatiello di accorciare le distanze e 12 minuti più tardi Brusa sigla l'imprevedibile pareggio. Mister Conta si arrabbia nel raccontare cosa è successo: «Sono situazioni che dimostrano che non siamo ancora una squadra matura: dopo il doppio vantaggio ci siamo rilassati, non azzeccavamo un intervento o un recupero. Dovremmo essere più cattivi, mettere in campo più fame, più voglia».
Il mister riconosce qualche attenuante ai suoi ragazzi: «E' vero che, salvo un paio, sono tutti ragazzi che non hanno mai lottato per vincere un campionato e questo pesa. Occorre esperienza per sopportare la carica emotiva, far fronte alle responsabilità che comporta l'essere capolista».
Nella ripresa, il Montalto-Ivrea sistema le cose: dopo 5 minuti l'arbitro fischia un rigore ineccepibile e De Paola firma il secondo gol personale, poi ci pensa Nelaj, in zona Cesarini, a siglare il definitivo 4 a 2.
Sono tre punti pesantissimi, quelli conquistati ieri, perché le rivali dirette per la promozione hanno rallentato la marcia: Borgaro, Susabruzolo, Caselle e Volpiano hanno pareggiato, mentre il Real Sarre ha inopinatamente perso in casa contro il pericolante Ciriè. Ora gli Eporediesi hanno cinque punti di vantaggio sulla seconda, il Volpiano e nel prossimo turno affronteranno in casa (venerdì 4, anticipo "carnevalesco") il Victoria Ivest, formazione di metà calssifica.
«La classifica è più che soddisfacente – commenta Conta -: se andiamo avanti con una media di due punti a partita, sono certo che la promozione non ci sfuggirà. Ora abbiamo cinque lunghezze dio vantaggio sulla più immediata inseguitrice: sono le altre squadre a dover recuperare». | | |
Effetto "Vecchioni". Le pantere grigie spingono Fassino alla vittoria | Domenica 27 Febbraio 2011 23:21 | Trionfo del leader democratico che surclassa l'outsider Gariglio. Determinanti gli over 60. Pochi giovani ai seggi. Primarie record: quasi 53 mila votanti. Il risultato avrà effetti sugli equilibri interni al Pd. In grave difficoltà Placido. Rischia di scomparire la componente "Sinistra in rete". In bilico le poltrone di Morgando e Bragantini L'onda d'urto ha i capelli grigi, quando ce li ha. Il voto degli over 60 ha incoronato Piero Fassino alla successione del sindaco di Torino Sergio Chiamparino. Ma se il dato anagrafico sembra incontrovertibile, altrettanto è indubitabile il carattere dell'autentico trionfo che le primarie hanno tributato a Fassino sugli altri quattro candidati, ma soprattutto sul suo principale competitor, Davide Gariglio. A determinare questo risultato la forza di una macchina organizzativa decisamente efficiente, la fama dell'ex ministro tra i torinesi e nei gangli sensibili dell'establishment, ma soprattutto una giornata mite e senza pioggia che ha invogliato 52.922 persone a recarsi nei 76 seggi allestiti in tutta la città. Prima ancora che iniziassero le operazioni di scrutinio, intorno alle 20, un supporter di Gariglio già pareva aver perso le speranze: «Con una tale affluenza non può che vincere Piero, anche se di poco». Il "Lungo" ha vinto, ma non di poco: con il 65 per cento delle schede scrutinate, alle 22,45, Fassino raggiunge il 55%. Lontanissimo l'outsider Gariglio (27,6%) cui non è bastato l'appoggio dei campioni di preferenze: i consiglieri regionali Roberto Placido e Mauro Laus. Ha vinto, dunque, l'usato sicuro, la continuità rispetto alle giunte Castellani e Chiamparino. Discreta, ma sotto le aspettative, la prova di Gianguido Passoni, sostenuto da gran parte di Sel (la consigliera regionale Monica Cerutti avrebbe appoggiato l'altro esponente della sinistra) che si assesta intorno al 12%, mentre il candidato della Fiom e delle associazioni di base Michele Curto, che poteva contare su un bacino formato da giovani e immigrati, si è fermato al 4 per cento. Decisamente deludente il radicale Silvio Viale (0,8%). Cosa succederà da domani? Ciò che appare chiaro è che con Fassino vince quel gruppo di potere che da vent'anni ormai guida Torino, e anche i nomi che iniziano a circolare sulla sua possibile giunta, sono gli ex fedelissimi di Chiamparino. Una campagna elettorale accorta potrebbe salvare, invece, Passoni, che si sarebbe garantito la riconferma nella squadra di governo, mentre tra i garigliani la sensazione è che, nonostante i toni concilianti delle ultime ore, non ci saranno concessioni. I toni della campagna per le primarie sono stati troppo accesi, per pensare a un ripescaggio di Gariglio e dei suoi supporter, che rischiano di perdere fette di potere ottenuto anche all'interno del partito, dove pare in pericolo la poltrona dei segretari regionale e provinciale, Gianfranco Morgando e Paola Bragantini, sospettati, secondo alcuni, di aver "tifato" sin dall'inizio per l'ex presidente del Consiglio Regionale. Eventualità alle quali proprio la Bragantini non vuole pensare: «Fassino non cederà alla tentazione di fare piazza pulita. Questa giornata è la vittoria del Pd, i cui candidati hanno ottenuto l'80 per cento dei voti, e quindi è la vittoria anche di chi lo ha finora guidato senza tifare o sostenere nessuno, ma garantendo tutti». E proprio intorno a Gariglio si addensano i dubbi maggiori: come utilizzerà ora il consenso e le convergenze che si sono create attorno a lui? Hanno fondamento le voci che lo darebbero addirittura in partenza dal Partito Democratico? Di certo da oggi non è più l'ex Dc, che sostiene i valori del cattolicesimo di sinistra, ma un dirigente e amministratore politico capace di impersonare quella sintesi all'interno del Pd, da tanti invocata. Attorno a lui si sono raccolti ex Ds, mariniani, oltre ai tanti sodali della Margherita: sarà in grado di creare una nuova area che abbia come principale collante la rupture, non solo generazionale? Il tempo sarà galantuomo. E a proposito di partito, tra le novità generate da queste primarie c'è la probabile fine della più forte e organizzata corrente nella provincia di Torino: quella Sinistra in Rete capeggiata dal deputato Stefano Esposito e dal sindaco di Settimo, Aldo Corgiat: il primo criticamente al fianco di Piero Fassino (così come il consigliere comunale Enzo Lavolta e l'uomo-macchina Mario Sechi), il secondo fiancheggiatore di Gariglio. |
BUNGA BUNGA IN PRIMA MEDIA Compito in classe a Spoleto: "Disegna un carro di Carnevale ispirato ai festini di Arcore" In una prima media viene assegnato un compito: fare un disegno sul bunga bunga.Ve lo avevamo detto: non riescono a farne a meno. Prima il bambino-comiziante figlio dei genitori militanti, poi i vari bambini costretti a scendere in piazza con cartelli antiberlusconiani appesi al collo. Ma non è finita qui. A Spoleto, in una scuola media, classe prima, un'insegnante ha assegnato ai bambini il seguente compito: "Disegna un carro di Carnevale prendendo spunto dai festini di Berlusconi ad Arcore".Chiaro? Una insegnante chiede a dei bambini di 12 anni di fare dei disegni ispirati al bugna bugna. E' l'ennesima dimostrazione di quanto in basso siano pronti ad arrivare i radical-chic di sinistra: disposti a tutto in nome della loro ossessione per Berlusconi. E' questo il vero abuso di minore. E' questo il vero sfruttamento. Questa continua ed infinita strumentalizzazione dei bambini. Dei propri figli. E l'aspetto più inquietante è che per loro è tutto normale. su Freedom24 il 27 Febbraio 201
Carfagna, da miss a ministra 30 dic 2010 — Il ministro per le Pari Opportunità ha un passato da splendida miss: ecco la traformazione che l'ha portata dai calendari al Parlamento IL VIDEO W LA CARFAGNA PreviousNext NextPrevious
Il Casale a San Giusto Canavese per continuare la striscia positiva. Diretta web alle 14.30.San Giusto Canavese - 27/02/2011
Il Casale di mister Buglio affronta oggi in trasferta il Canavese di Ezio Rossi in un incontro valido per la settima giornata di ritorno del campionato di Seconda Divisione Lega Pro. L'obiettivo è il bottino pieno, ma per proseguire nel migliore dei modi la corsa alla salvezza sarebbe comunque importante dare continuità alla recente striscia positiva di tre giornate (una vittoria e due pareggi). Ci collegheremo in diretta da San Giusto Canavese a partire dalle ore 14.30.
Gianluca Marchese
LOMBARDO, IL PETROLIO, I RUSSI E GLI IRANIANI. UNA SPY-STORY? Le promesse mai mantenute del governatore della Sicilia La Sicilia ed il petrolio, un vecchio e maledetto connubio che non ci ha dato la ricchezza che avrebbe dovuto derivarne mentre ci ha lasciato i morti, le malformazioni e l'inquinamento che tutti conosciamo. Lombardo aveva ovviamente promesso battaglia perché si ripristinasse l'ambiente devastato (vedi Gela e Priolo) ma alle parole non sono seguiti i fatti. Ora però siamo al centro di una spy-story dai contorni inquietanti. Ed infatti, nelle settimane scorse due società estere hanno chiesto al governo regionale di potere raffinare in Sicilia ben 5 milioni di greggio proveniente dall'Iran, da quel Paese cioè sottoposto ad imbargo e che attraverso la Sicilia vorrebbe così aggirare i divieti. Paese altresì che risulta tra i finanziatori della rete terroristica globale impegnata nella crociata contro l'occidente. Si pensi che 5 milioni di tonnellate di greggio corrisponde esattamente alla metà del fabbisogno dell'Italia in un anno. Ma c'è un altro dato che ha allarmato i nostri Servizi di sicurezza e quelli americani, ed è l'acquisto della russa Lukoil del pacchetto di maggioranza della Erg, con impianti importanti in Sicilia e segnatamente vicini ad alcune basi militari di strategico interesse internazionale. Emergono anche dei nomi che preoccupano gli osservatori più attenti, ed infatti il rappresentante di una delle società che richiedono di raffinare il petrolio e che ha sede a Lugano in Svizzera è tale Antonio Di Salvo, faccendiere con diversi precedenti per emissione di assegni a vuoto e che però ora si fa avanti in un "affaire" così importante. Altro nome è quello dell'ex deputato della DC Nicola Ravidà che avrebbe ricevuto mandato dal colosso russo per trattare con la Sicilia. Sono vicende gigantesche le cui ripercussioni ed i riflessi possono risultare indecifrabili, ma che ad oggi ci consentono di sottolineare ancora una volta la leggerezza con cui si consentono certi investimenti nella nostra Regione e l'intreccio di uomini d'affari con rappresentanti ovvero ex rappresentanti della politica.Appare infine difficile immaginare che il Presidente Lombardo non ne sappia nulla e che tutto ciò sia potuto avvenire all'insaputa del Presidente del Consiglio Berlusconi, il quale vanta e stravanta rapporti di "feeling" con il Presidente Putin. Insomma, si volevano combattere i petrolieri che avevano seminato morte in Sicilia ed invece si è consentito l'arrivo di nuovi sciacalli. Martino de Logu su Freedom24 il 27 Febbraio 2011
QUELLA VOLTA CHE D'ALEMA, DA PREMIER, FECE CAUSA ALLO STATO di Riccardo Ghezzi "Faccio causa allo Stato" è una frase che sta circolando molto in questi giorni. Utilizzata più che altro per sbeffeggiare l'attuale premier Silvio Berlusconi, che effettivamente l'ha detta ed anche a ragion veduta. Come può un presidente del Consiglio fare causa allo Stato? Non è possibile, è un paradosso, una barzelletta, il mondo ride di noi. Obiezioni vacue, come la perentoria "Non ci sono mai stati precedenti". Falso. Il precedente c'è, eccome, in Italia. Se la controinformazione della sinistra funziosse come negli anni '70, probabilmente i vari blogger, simpatizzanti, sostenitori di popoli viola o opposizioni sparse non si farebbero trovare così impreparati. Il precedente è datato 1998, il premier era nientemeno che Massimo D'Alema, attuale esponente del Pd, ossia il maggiore partito di quell'opposizione che oggi si straccia le vesti. Ebbene, nel 1998 l'allora presidente del Consiglio Massimo D'Alema ha intentato causa contro lo Stato italiano. Per quale motivo? Per la lentezza dei processi e l'archiviazione che tardava ad arrivare. All'epoca si stava indagando sui finanziamenti illeciti che dalla Coop Rosse passarono per il Pci-Pds diventati poi Ds. Il pm che indagava era Carlo Nordio, un magistrato tutto d'un pezzo che dopo quattro anni ha chiesto l'archiviazione, tenendo però sulla graticola i maggiori esponenti del partito. "Un pm che utilizza metodi fascisti" berciavano militanti e simpatizzanti del centro-sinistra, quasi a voler scimiottare il tanto criticato "Toghe rosse" proclamato dai nemici berlusconiani. Massimo D'Alema, che assieme ad Achille Occhetto si trovava in una posizione assai delicata nell'ambito dell'inchiesta, non solo ha avuto la faccia tosta di farsi nominare premier per mezzo di un "ribaltone" ai danni di Romano Prodi, ma ha pensato bene di rincarare la dose, intentando causa allo Stato per la lentezza della giustizia. Com'è finita? Sia D'Alema sia Occhetto sono stati risarciti: 9.000 euro a testa. Berlusconi, oggi, non può. D'altra parte, la patente di moralità sembrerebbe albergare solo a sinistra. Carlo Nordio, intervistato nel 2008, non si è dimostrato troppo d'accordo: "Ancora oggi provo una profonda amarezza perché si gioca su un grande equivoco quando si parla della cosiddetta questione morale. Avendo indagato a fondo sul vecchio Pci posso dire che tale espressione è impropria, perché usata da un partito che non ha nessuna legittimazione a dare lezioni di moralità. In senso strettamente politico, si può dire che neppure Berlinguer avesse la patente di moralità, visto che i soldi al partito all'epoca arrivavano addirittura dall'Urss, un Paese nemico". Dodici anni dopo, il "pm che usava metodi fascisti" ancora si indigna. Ma come funzionava la giustizia ai tempi di Tangentopoli l'ha raccontato, non molto tempo fa, anche Tiziana Parenti, detta "Titti la Rossa". In gioventù era stata iscritta per tre anni al Pci, a Pisa, prima di intraprendere la carriera in magistratura. Anni dopo ricorda: "Ho una mia convinzione: quando si vince il concorso in magistratura vanno dichiarate eventuali militanze politiche passate. Le mie erano agli atti. Ero appena arrivata: anche se ero già stata in precedenza a Milano giudice di Corte d'Assise, in Procura non mi conosceva nessuno, e avendo chiesto di andare alla Direzione distrettuale Antimafia pensavo di esser destinata lì. Per quale ragione, se non per quella nota nel curriculum, poterono pensare a me? Ero la persona giusta per chiudere l'indagine sull'ex-Pci con un nulla di fatto". Una ex comunista arruolata in Procura di Milano per indagare sulle tangenti dell'ex Pci, sperando che "lasciasse correre" in nome della sua fede politica. Come è finita è noto: "Titti la Rossa", contrariamente alle aspettative, ha iniziato ad indagare seriamente su Primo Greganti e compagnia. E l'inchiesta, dopo poco tempo, le è stata tolta. Questa è la Sinistra Italiana su Freedom24 il 27 Febbraio 2011
- Onorevole Fini, è valore della destra anche solo ipotizzare di creare una maxialleanza, la cosiddetta "ammucchiata" verso cui alcuni suoi uomini guardano con imbarazzante interesse, pur di battere il vero centrodestra, di cui lei stesso ha fatto parte per 17 anni e da cui adesso ha deciso - di sua sponte - di non far piu' parte, innescando il piu' grave conflitto istituzionale nella storia della Repubblica?
Risponda a questo, il presidente della Camera. E se non arrivassimo a Fini, almeno rispondano i suoi sostenitori. Se esistono.
Andrea Di Bella
Freedom24
26 Febbraio 2011
| Cronaca - Ivrea - 26/02/2011 | Daniel Busetti: sospese le ricerche. Il padre: «Chiamaci tu. Ti aspettiamo!»
di m.c.-f.d. | | Si interrompono le ricerche di Daniel Busetti (foto piccola), il ragazzo scomparso da Bergamo dopo un incidente stradale e le cui tracce hanno portato fino alla Val Chiusella, dove, fino a ieri era in corso una vera e propria "caccia all'uomo" nel tentativo di rintracciarlo.
Ad annunciare la svolta il padre Pasquale e il fratello minore David, ieri pomeriggio davanti alla caserma dei Vigili del Fuoco di Banchette, insieme al capitano dei Carabinieri di Ivrea, Stefano Martano e il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Torino, Andrea De Angelis.
Uno dei messaggi lasciati a Daniel Proprio il dispiegamento di mezzi, secondo la famiglia, potrebbe essere ciò che spaventa Daniel e fa sì che si nasconda: «Dopo l'ultimo avvistamento sicuro di martedì mattina – ha spiegato il padre Pasquale – si è scatenato un ampio dispiegamento di forze sul territorio che probabilmente lo ha spaventato. Temo che abbiamo seguito una strategia sbagliata. E dico "abbiamo" perché mi metto per primo io».
«Per quanto riguarda le Forze dell'ordine le ricerche sono sospese – ha confermato il comandante dei Vigili del Fuoco -. Adesso lasciamo spazio alle iniziative della famiglia. Noi comunque rimaniamo qui a disposizione se Daniel vorrà chiamarci».
Quindi ora tutto passa solo per le mani di Daniel: sono stati appesi volantini in tutto il Canavese per spiegargli che l'incidente da lui provocato non ha avuto conseguenze gravi e che tutti lo aspettano.
«Non devi preoccuparti – è l'appello del padre al figlio –: i tuoi amici stanno bene e anche le tre ragazze coinvolte nell'incidente hanno subito solo lievi ferite e sono già uscite dall'ospedale. Non è successo nulla di grave. Stai tranquillo e chiamaci».
Gli fa eco il figlio David che si è rivolto direttamente al fratello: «Aspetto che torni per poterti abbracciare. Spero che tu decida di farti trovare. Chiama noi o le Forze dell'Ordine.... Ti vogliamo tutti bene!».
L'ultima parola è del padre, che dopo aver ringraziato sia i Vigili del Fuoco che i Carabinieri, oltre a tutti i volontari locali che hanno aiutato durante le ricerche, assicura: «Vogliamo tornare a casa tutti insieme!».
Le tracce del giovane si sono perse ormai da tre giorni: l'ultimo avvistamento risale a martedì scorso a poche centinaia di metri da Damanhur.
In questi giorni oltre alle numerose squadre di soccorritori, da giovedì si sono messi al lavoro anche i sommozzatori che stanno esplorando le acque del torrente Chiusella, mentre nella notte sempre di giovedì sono entrate in azione le termocamere, speciali telecamere in grado di rivelare il calore sprigionato da un corpo umano.
Ora, dopo le lunghe ricerche ormai le ipotesi si restringono a due: o Daniel è morto per assideramento o è riuscito a trovare riparo in una delle tante baite abbandonate che si trovano in Valchiusella.
Il fratello David e il padre Pasquale
(Foto by Gazzetta del Canavese) |
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Il pianto (catartico) della Bragantini |
Sabato 26 Febbraio 2011 18:02 | La tensione accumulata nell'aspra campagna delle primarie ha segnato l'umore della segretaria torinese del Pd. Ieri al tavolo di un noto ristorante della città si è sfogata, con qualche lacrimuccia. Ha cercato di ritagliarsi un ruolo super partes ma ciò non le ha risparmiato il sospetto di partigianeria verso Gariglio (e un pochino pure per Passoni) È stata vista ieri, all'ora di pranzo, seduta a un tavolo del ristorante Solferino, talmente provata da riuscire a stento a trattenere le lacrime. Su Paola Bragantini pesano come macigni queste ultime ore di campagna delle primarie. È stato un confronto aspro, a tratti velenosa, che non ha risparmiato colpi bassi e attacchi personali, soprattutto tra i due candidati del Pd. Lo sforzo di mantenersi il più possibile neutrale, di assumere un ruolo poco più che notarile nella contesa, non è piaciuto, soprattutto allo staff fassiniano che la sospetta di tifare, segretamente, per Davide Gariglio e, velata dagli affetti, un pochino pure per Gianguido Passoni (il suo compagno Andrea Stara è un supporter del concorrente della sinistra). Evidentemente la tensione accumulata è stata troppa anche per lei, donna avvezza alla battaglia politica non meno di tanti colleghi dal pedigree più blasonato, se in un momento di défaillance ha ammesso di essere al centro di forti pressioni, torinesi e romane. Eppure, lunedì scorso era volata al Nazareno per ottenere garanzie sul suo futuro e qualche dirigente si era spinto fino a prospettargli una prossima promozione parlamentare. Invece resta l'amarezza per queste ingenerose insinuazioni, di tiri mancini, come il tentativo di farla cadere nel trappolone della manifestazione pro Libia, con il tira e molla dell'orario e le bugie sugli impegni dei deputati. |
Ciao TAPPARO,
governo e maggioranza sono arrivati al capolinea. Il decreto Milleproroghe che stanno votando alla Camera e al Senato è la prova concreta che non sanno governare e non hanno una strategia contro la crisi economica. Lo slogan 'meno tasse per tutti' è rimasto vuoto, la verità è che le tasse aumentano colpendo tutti. Anche se i tg non lo dicono stanno rincarando il prezzo del biglietto del cinema, lasceranno alle banche gli interessi calcolati sui conti correnti, consentiranno alle regioni di aumentare diverse tasse, toglieranno fondi dalla ricerca contro il cancro per le multe agli allevatori che hanno truffato l'Europa sulle quote latte. Su partitodemocratico.it troverai tutti gli aumenti introdotti con questo decreto milletasse.
Questa settimana il Pd è sceso in piazza per i cittadini della Libia. Dal governo non è arrivata ancora una condanna chiara e netta verso le stragi del regime di Gheddafi mentre tutto il mondo ricorda il baciamano di Berlusconi a Gheddafi di qualche mese fa. Una foto che in questi giorni Bersani ha anche postato su Facebook, che ci ricorda un comportamento inaccettabile e irrispettoso verso migliaia di cittadini libici uccisi sotto le bombe. A questa Italia noi diciamo no. Lo abbiamo fatto in piazza e lo ribadiremo in Parlamento.
Stasera Bersani a Sasso Marconi parteciperà alla cerimonia con cui un circolo del PD sarà intitolato ad Angelo Vassallo. Ricordare il sacrificio e la testimonianza di un servitore delle istituzioni come il sindaco di Pollica ucciso dalla camorra sarà l’occasione per il rilancio della battaglia per la buona politica contro interessi, speculazioni, corruzione. La nostra politica si basa sull'impegno per la legalità, per le istituzioni liberate dai condizionamenti dei potentati economici e criminali, per lo sviluppo partecipato del territorio. Per questo se sei a Milano lunedì ti invito a partecipare a ' Economia, Finanza, Nord: la nuova lotta alle mafie'. Un incontro con Enrico Letta, Andrea Orlando, Emanuele Fiano, magistrati ed imprenditori come Ivan Lo Bello. Lo facciamo perché purtroppo anche il nord è terra di conquista delle mafie, nonostante il governo non lo voglia ammettere.
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COMUNE DI SAN GIUSTO CANAVESE PROVINCIA DI TORINO n.100 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
OGGETTO: LIQUIDAZIONE ACCORDO TRANSATTIVO.
L'anno duemiladieci addì sei del mese di settembre alle ore 17.00 nella sala delle
adunanze, previa osservanza di tutte le formalita' prescritte dalla vigente legge, vennero oggi
convocati a seduta i componenti la Giunta Comunale. Al1'appello risultano:
BOGGIO GIOSI SINDACO Presente
FERRARIS FRANCESCO VICE SINDACO Presente
BOLLETTINO GIUSEPPE ASSESSORE Presente
CERUTTI GIACOMO ASSESSORE Assente
ROMANO GIOVANNI BATTISTA ASSESSORE Assente
GALATI DOMENICO ASSESSORE Presente
BOGGIO FABRIZIO ASSESSORE ESTERNO Assente
Totale presenti 4 Totale assenti 3
Partecipa alla adunanza il Segretario Comunale Sig. MAGGIO DR. SERGIO il quale
provvede alla redazione del presente verbale.
Essendo legale il numero degli intervenuti, la Sig.ra BOGGIO GIOSI nella sua qualita'
di Sindaco assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'argomento
indicato in oggetto.
LA GIUNTA COMUNALE
PREMESSO:
CHE con propria delibera N. 48 del 19/04/2010 veniva accolta la proposta
transattivi dei Sigg.ri SANSOE' Antonio e SANSOE' Gianfranco, residenti in
San Giusto Caanvese – Vicolo Sansoè N. 2, al fine di definire in tutto, ai sensi
dell'art. 1965 C.C., l'eventuale contenzioso che potrà sorgere tra i suddetti
privati e l'Ente in merito all'ampliamento della strada comunale "Via
Berchetto" e l'arretramento della recinzione esistente;
CHE nello schema di atto transattivi sottoscritto dalle parti, l'Ente si è
impegnato a pagare un cancello carrabile del valore commerciale di € 2.000,00;
VISTA la fattura N. 19 del 3.08.2010 intestata al Sig. SANSOE' Gianfranco,
dell'importo di € 2.000,00 oltre IVA, relativa alla costruzione e posa del cancello
carrabile in Via Berchetto;
VISTA la relazione dell'Ufficio tecnico comunale in data 3.09.2010 che attesta la
regolarità della fornitura e posa del suddetto cancellO
VISTO il parere favorevole , reso ai sensi dell'art. 49, del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267,dal Segretario comunale, in ordine alla regolarità tecnica;
VISTO il parere favorevole, reso ai sensi dell'art. 49, del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267,dal Responsabile del servizio Amministrativo finanziario, in ordine alla regolarità contabile;
CON VOTI unanimi e favorevoli
D E L I B E R A
1) DI LIQUIDARE per i motivi espressi in narrativa, ai Sigg.ri SANSOE'
Antonio e SANSOE' Gianfranco, la somma di € 2.000,00 quale contributo per la fornitura e posa del cancello in Via Berchetto, in ossequio all'accordo transattivo indicato in premessa;
2) DI IMPUTARE la spesa complessiva di € 2.000,00 sull'intervento CODICE: 1.01.02.05, Cap. 133, ad oggetto: "Risarcimento per realizzazione recinzione privata", del bilancio in corso.
SUCCESSIVAMENTE , con voti unanimi e favorevoli, delibera altresì, di rendere il presente provvedimento immediatamente eseguibile, ai sensi dell'art. 134, comma 4, del D.Lgs. 18/08/2000 n. 267.
RACCOLTA DIFFERENZIATA :SI PU Ŏ FAR DI MEGLIO….FACCIAMO UNO SFORZOTUTTI INSIEME ….COS Ĭ NON VA BENE…..COMUNE DI SAN GIUSTO C.SE Provincia di Torino Perché è necessario continuare a differenziare Carissimi Sangiustesi, ci lasciammo con l'ultimo articolo del nostro giornalino di informazione con ottime notizie sulla raccolta differenziata dopo l'incitamento iniziale alla necessaria "rivoluzione culturale" , ricevendo nel 2009 dalla Regione Piemonte l'attestato di merito per una gestione dei rifiuti superiore al 60% che ha sancito l'ingresso del nostro Comune nella hit parade dei Comuni ricicloni. Ora che cosa succede; invece di continuare, anzi fare come sono soliti gli atleti di rango ad alzare l'asticella,ci siamo un po' adagiati, determinando una virata in negativo,facendo crollare quanto di buono si era costruito e i dati che l'SCS periodicamente ci consegna, evidenziano tale cambio. In pratica ci dobbiamo ritirare su le maniche per ricominciare a lavorare come nei primi anni in cui venne attivato questo servizio di raccolta. Mai sedersi sugli allori, ce lo insegna il proverbio, cioè la saggezza popolare, per cui non dobbiamo abbassare la guardia, ma continuare ad impegnarci affinchè la raccolta sia corretta e quindi efficace, perché ne guadagna l'ambiente ed il ……………portafoglio. L'Amministrazione comunale ha voluto rispettare alla lettera questo prezioso consiglio. Presto gli attuali raccoglitori della plastica verranno sostituiti con altri perché uno dei problemi della raccolta differenziata è la raccolta della plastica; la cattiva e scorretta abitudine potrebbe essere la causa di rincari significativi sulle tariffe e le foto inserite nel sito del comune sono solo una minima parte di ciò che si è trovato. A tal proposito è in programma una fitta e capillare campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini che aiuti ad incrementare la raccolta differenziata. La sensibilità e l'attenzione sempre dimostrata dalla cittadinanza ai problemi ecologici e alla tutela dell'ambiente ci consentirà di raggiungere risultati positivi. Si cercherà quindi di rafforzare il significato di differenziare in chi ne è a conoscenza e di farla capire a chi mai ha preso in considerazione la differenziazione dei rifiuti o solo raramente ne ha avuto possibilità di farlo. Pur avendo attivato questo servizio di raccolta già nel 2006, purtroppo oggi non possiamo ritenerci completamente soddisfatti dei risultati sin qui ottenuti. Il nostro comune è in continua crescita demografica ed è necessario che tutta la cittadinanza partecipi attivamente secondo le regole. Quello che con grande convinzione e fermezza si propone di fare questa Amministrazione è partire dalla sensibilizzazione delle persone diffondendo informazioni sui rifiuti per tutelare meglio il nostro territorio, dove verrà chiesto il massimo impegno. Consumare meglio per inquinare meno
Fassino: "A 60 anni mollo tutto per far spazio ai giovani". Correva l'anno 2007 |
Venerdì 25 Febbraio 2011 06:28 | L'aspirante sindaco è stato un rottamatore ante litteram. Solo quattro anni fa firmava il "Patto generazionale" in cui si impegnava, raggiunte le sessanta primavere, a lasciare ruoli di primo piano per favorire il ricambio della classe dirigente. Ora è stato colto una strana amnesia Di buone intenzioni è lastricato il pavimento dell'inferno, figuriamoci quello particolarmente mefistofelico della politica. Era animato da onesti propositi Piero Fassino quando nel marzo di quattro anni fa, partecipando al "Patto Generazionale", un'iniziativa promossa dal ragazzo del bunker di Bettino, l'ultimo repubblichino di Hammamet Luca Josi, diventato produttore televisivo di successo (Einstein Multimedia), dichiarò di sottoscrivere «l'impegno, raggiunti i 60 anni, a lasciare o non accettare un ruolo di leadership (cariche primarie della politica e dell'economia) continuando ad offrire l'apporto nei ruoli di vice, di numero due, di saggio, di consulente o di qualsiasi altra posizione che consenta alla società di avvantaggiarsi e non disperdere le esperienze». Si era alla vigilia della nascita del Pd e l'allora segretario dei Democratici di Sinistra, intervenendo all'auditorium Ara Pacis Augustae, in via di Ripetta a Roma, si era spinto ancora più in là: «Perché non prevedere, nello statuto del futuro Partito Democratico, norme che facilitino il ricambio delle classi dirigenti magari stabilendo che anche in un partito, come avviene oggi già per i sindaci, ci sia un limite di mandati negli incarichi dirigenti, per cui dopo due mandati non si può continuare ad esercitare una certa carica?» Ma non bastava, allora, e in preda alla fregola giovanilista aveva rilanciato: «Non escludo di ricorrere a meccanismi di legge che prevedano che in certe situazioni occorra non superare una certa età per intraprendere una certa attività, per partecipare ad un certo concorso, per avere una certa opportunità, in modo da favorire quel rinnovo delle classi dirigenti che invece spesso, se affidato solo alla volontà, risulta molto faticoso». Da quella primavera del 2007, esattamente il 20 marzo, se ne sono aggiunte sul groppone altre quattro, così gli anni sono diventati 62, le legislature cinque, e anche i più fermi propositi, evidentemente, hanno iniziato a vacillare. E pensare che da vicesindaco potrebbe dare il suo utile contributo a Torino. Piero, non ti ritirare! |
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