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domenica 22 agosto 2010

LEGA TENTATA: CHIAMPARINO VENGA DA NOI......

politica
21/08/2010 - retroscena

La Lega tentata: Chiamparino venga
da noi a presentare il suo nuovo libro

Carossa e Ghigo invitano
il sindaco alle kermesse
organizzate da Carroccio
e Pdl: «Sei il benvenuto»

alessandro mondo
torino

Chi non è propenso alla dietrologia, lo interpreterà come un atto di ospitalità e di apertura al dialogo. I soliti malevoli, che quelli non mancano mai, lo etichetteranno all'istante come un distillato di perfidia somministrato al momento giusto.

Se è vero che la festa nazionale del Pd perde i pezzi per strada, tanto vale approfittarne. E visto che tra i ministri rinunciatari per solidarietà verso Cota c'era anche Roberto Maroni - il quale, guarda caso, doveva presentare nello spazio dibattiti un libro su Chiamparino, con Chiamparino - perché non invitare il sindaco alla festa della Lega in calendario ai primi di settembre? E magari pure a quella regionale del Pdl prevista a inizio ottobre, come annuncia a tambur battente Enzo Ghigo? Un'occasione, due inviti, stesso obiettivo: concedere ospitalità al meno indigesto dei democratici - pubblicamente elogiato da Bossi non più tardi di qualche giorno fa e stimato anche da Ghigo - dimostrando che nel Carroccio e nel Pdl la classe non è acqua.

Ovviamente a spese del Pd, al quale verrebbe addebitata un'altra figuraccia. Tanto più che lo stesso sindaco, come sempre imperturbabile, ha già fatto sapere che non intende rinunciare alla presentazione per colpa del cortocircuito innescato dal mancato invito a Roberto Cota: in un modo o nell'altro la cosa si farà. Musica per le orecchie di Mario Carossa, che con Chiamparino non va esattamente a braccetto. «Naturalmente l'ultima parola spetterà a Cota - premette, con fare sornione, il capogruppo del Carroccio in Comune e in Regione -, ma non mi dispiacerebbe invitare il sindaco alla Festa che anche quest'anno organizzeremo a Torino Esposizioni.

Sarebbe il modo per dimostrare concretamente che, come sostiene lui stesso, il vero arricchimento è discutere con chi non la pensa come te». Il che, secondo Carossa, giustifica perché alla kermesse leghista solitamente non vengono invitati esponenti del Pdl: «Infatti, ha più senso confrontarsi con chi ha posizioni diverse dalle nostre...». Di certo per Maroni non sarebbe un problema. Se è per questo, nemmeno Chiamparino - al netto del diverso colore politico - si sentirebbe del tutto fuori casa tra gli stand della Lega. Fanno fede i consensi e gli applausi che riuscì a strappare alla platea nel 2008, quando - invitato alla Festa padana - non solo ci andò ma riuscì a sintonizzarsi fin troppo bene sugli umori dei militanti.

«Ospitare chi la pensa diversamente è un atto di civiltà politica», esordì all'epoca, accolto da Cota, Davico e Giordano. Dai poteri speciali concessi dal governo ai sindaci al blocco del flusso di clandestini dalla Libia, passando per una severa regolamentazione sulla nascita delle moschee, ci fu un momento in cui non si capiva più chi rappresentava cosa. Un altro approdo potrebbe essere la Festa regionale del Pdl che Ghigo sta organizzando con Agostino Ghiglia. «Inviteremo Chiamparino», anticipa il senatore nel comunicato in cui, tra le altre cose, invita tutti i ministri del Pdl a disertare le assise del Pd. Un'apertura che si scontra con il sarcasmo di Ghiglia: «Nulla da eccepire a che vengano presentate tra i nostri stand le memorie di un pensionato... Così spiegherà pubblicamente come ha fatto a ricoprire i torinesi di debiti».

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