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lunedì 8 agosto 2011

TENTONI ASSESSORE.....?.......

Politica - Canavese - 08/08/2011
Tentoni Assessore? «Un onore, ma dovrei pensarci…»
di Federico Bona

Da qualche giorno il nome di Roberto Tentoni, Consigliere regionale canavesano, è indicato da più fonti come possibile assessore dell'esecutivo del Presidente Cota alla ripresa dei lavori in autunno.

Sempre secondo i "si dice" provenienti da Palazzo Lascaris, a Tentoni dovrebbe essere affidato l'assessorato alle Politiche sociali, delega oggi nelle mani di Cota.

Il diretto interessato non nasconde che queste voci siano gratificanti: «Non nascondo che questa ipotesi mi ha fatto molto piacere, aldilà di considerazioni più approfondite, poiché significa che 15 mesi di intensa attività stanno forse cominciando a dare i loro frutti».

Tentoni confessa però di nutrire alcune perplessità sul suo possibile ingresso in Giunta: «Dovrei infatti rinunciare al mio ruolo di Consigliere e, se è vero che nel maggio del 2010 io stesso, in quanto primo dei non eletti, sono subentrato in Consiglio a chi è diventato Assessore dimettendosi da Consigliere, è altrettanto certo che oggi la situazione è assai cambiata da allora. Infatti, sarei un Assessore debole se non avessi la certezza di poter tornare a fare il Consigliere nel caso non risultassi gradito al Presidente, magari più per un qualche complesso equilibrio politico che per il merito del mio operato».

Oltre a queste ragioni di natura personale, Tentoni pone anche un problema di etica: «La ragione prevalente della mia perplessità riguarda tuttavia il problema dei costi: aumentare in questo momento il numero degli Assessori e quindi anche dei Consiglieri, poiché con il subentro si pagano di fatto due stipendi, uno all'Assessore e uno al Consigliere che va a ricoprirne il seggio, non è in alcun modo opportuno in un momento di crisi in cui si chiedono tanti sacrifici ai cittadini».

Tentoni ipotizza una soluzione che potrebbe rimuovere le remore: «Se invece potessi svolgere il mio lavoro di Assessore, senza più percepire l'indennità di Consigliere, ma potendo tornare a svolgere quel ruolo in caso di dimissioni, allora , pur restando aperti molti interrogativi e mantenendo intatti i mie dubbi, quanto meno la mia decisione sarebbe più coerente e attenta ai costi della politica».

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