Cronaca - Borgofranco d'Ivrea - 25/08/2011 |
Alluvione, dopo 17 anni Sindaco condannato a pagare i danni di Marco Campagnolo |
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Una volta si diceva "Piove, governo ladro!". Ora che il governo è sotto accusa tanto quando piove che quando c'è il solleone, a saldare i conti delle malefatte di Giove pluvio pare debbano essere i sindaci. Claudio Ferrando, classe 1940, all'epoca dell'alluvione del 1994 Primo cittadino di Borgofranco, è stato condannato a pagare oltre 65mila euro di tasca propria per i danni subiti da una sua concittadina all'epoca del disastro. L'ex Sindaco racconta tutta la vicenda con voce sconsolata, ammettendo di aver ormai perso fiducia nel funzionamento della Giustizia in Italia. Tutto inizia diciassette anni fa quando, a novembre, Piemonte e Valle d'Aosta vengono sconvolte da una serie di alluvioni senza precedenti, che causarono anche delle vittime. Le acque travolgono anche la regione Paratore a Borgofranco, lasciando dietro di loro danni non indifferenti. Lo Stato decretata lo stato di calamità naturale e anche il Comune di Borgofranco rientra nella liste dei paesi disastrati. I privati danneggiati possono quindi richiedere il rimborso, allo Stato e alla Regione, come previsto dalla legge, del 75 per cento dei danni subiti. Ma una cittadina di Borgofranco accusa l'allora Sindaco di non essere intervenuto nella manutenzione del bosco retrostante e che questo fosse stato causa dello smottamento che aveva investito la sua abitazione. La prima denuncia, penale, nel 1995 viene archiviata perché il magistrato non ravvisa alcun reato. La denuncia si trasforma quindi in causa civile e viene rivolta sia al Comune, sia direttamente a Ferrando, come persona fisica e non nel suo ruolo di Sindaco pro tempore. «Questo ha implicato – spiega l'ex primo cittadino – che io abbia dovuto difendermi con le mie forze e pagarmi gli avvocati. E' così iniziata una vicenda processuale durata ben dieci anni e terminata con il Tribunale di Ivrea che decise a favore della querelante, assolvendo il Comune e condannando solo me a pagare i danni materiali più i "danni biologici" subiti dalla querelante e da un suo figlio minore: in totale 140mila euro. Decisi quindi di ricorre in appello». Ma anche in appello il risultato non è dei migliori: Ferrando e il Comune vengono condannati in solido. «Per il terzo grado di giudizio, avendo problemi economici, mi rivolsi all'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani, Ndr), che studiato il caso accettò di patrocinare la causa in Cassazione. Purtroppo è di questi giorni la decisione degli Ermellini che hanno confermato la sentenza d'appello». Essendo quindi ora stati espletati i tre gradi di giudizio la condanna non solo è definitiva, ma ha valore su tutto il territorio nazionale: «Dalla lettura degli atti – spiega Fausto Francisca, attuale sindaco di Borgofranco - si evince che il Sindaco è ritenuto direttamente responsabile, anche dopo anni, di un fatto che è "normale amministrazione". Si è quindi creato un "precedente" che deve essere preso in massima considerazione, non solo da tutti i Sindaci, ma anche da tutti gli amministratori comunali» Ora a Ferrando non resta che, a 500 euro al mese, rimborsare il Comune che ha anticipato anche la sua parte di risarcimento, «Ma tra interessi, spese legali e burocratiche – evidenzia sconsolato l'anziano politico – alla fine, quando nel 2021 avrò ripagato il mutuo contratto con il Comune, mi troverò ad aver sborsato di tasca mia oltre 90mila euro». «Ormai – conclude Ferrando – non posso fare altro se non cercare di far sapere a tutti i Sindaci che la Cassazione ha stabilito una "responsabilità oggettiva" del Sindaco e che, essendo questa responsabilità personale, il Sindaco pro tempore non può usufruire dell'assicurazione dell'ente che rappresenta». Ferrando ha così scritto una lettera che Francisca ha deciso di inviare, in qualità di Sindaco, all'Anpci, all'Anci, all'Uncem, alla Lega delle autonomie e a tutte le più alte cariche dello stato, della Regione e della Provincia. «Occorre – spiega l'attuale Sindaco di Borgofranco – che tutti sappiano cosa può capitare, dopo anni, a un Sindaco "colpevole" solo di essere stato in carica durante l'alluvione del 2004: questo caso stabilisce un precedente che deve essere conosciuto da tutti gli amministratori, perché sappiano la necessità di tutelarsi con assicurazioni personali». |
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giovedì 25 agosto 2011
MINOR. DI S.G. CHIEDETE AL SINDACO IL FALLIMENTO DELLA FC. CAN..SE NON OTTEMPERA..LO SI PUO' DENUNCIARE X "responsabilita' oggettiva" COSI' PAGA LEI..
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4 commenti:
ci penserà la MINORANZA oppure inciuciano.....
MA NON AVETE ANCORA CAPITO CHE LA "MINORANZA" NON PUò FARE ALTRO CHE ASPETTARE(facendo meno casino possibile) PER ESSERE LA MERDOSA MAGGIORANZA DEL FUTURO.
COMUNQUE IN QUESTO PAESE DI "M" DOVE L'UNICO SPORT PARE SIA QUELLO DI TRASFORMARE IL PRATICELLO IN UNA CASA,SE CONSIDERATE GLI INDIVIDUI LADRI AFFERMATI E CONSOLIDATI e GLI ASPIRANTI non abbiamo alcuna speranza. Abbiamo perso anche quella di essere accorpati a san Giorgio.
non mi firmo perchè..... brucia ancora
L.P.S.
non capisco cosa voglia dire questo signore...ha mica festeggiato e ha dei problemi di alcol...non ci azzecca nulla e non si capisce...vuoi farci capire che vuoi dire e dimostrare?............
Sarà il becco giallo a dar consigli come assessore esterno.
Oppure no, perchè in questo momento di indagini deve tenere un basso profilo.....
SCUSATE CARI SIGNORI USATE IL BLOG PER INVIARE PIZZINI "A MO DI MAFIOSI?" "MO CI VOLETE FAR CAPIRE PURE AnnNOI?" E COSI' POTREMO CAPIRE ED ESPORRE LE NOSTRE IDEE...BECCO GIALLO, ASS. ESTERNO...(da quando e' stato nominato?)CHE SIGNIFICA CHE LA MINO. NON PUO'FAR CASINO...PERSO LE SPERANZE DI ESSERE ACCORPATI...SCUSATE MA I COMUNI MORTALI NON RIESCONO A CAPIRE "STI" COMMENTI COSI' CULTURALMENTE PROFONDI...
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