Rocco Buttiglione (Udc) ad Affaritaliani.it: "Berlusconi non è più al comando, non entreremo nel governo"
Rocco Buttiglione |
L'Udc chiede ancora le dimissioni Berlusconi?
"Noi abbiamo chiesto le dimissioni del premier e le chiediamo ancora. Però Berlusconi non si dimette, dunque che facciamo? Finché non si dimette non dobbiamo avere nessun contatto con lui o nel momento in cui decide di governare noi lo sfidiamo a farlo davvero e gli diamo anche una mano per prendere le misure necessarie per il bene del Paese?"
Mi dica lei…
"La verità è che Berlusconi non è più al comando. Già da tempo io avvisavo che saremmo arrivati a questo: l'Italia è un Paese in amministrazione controllata. Noi collaboriamo non con Berlusconi ma con l'Europa per salvare l'Italia sperando che Berlusconi non si metta di mezzo".
Secondo lei il governo è commissariato dall'Europa?
"Il governo si è autocommissariato. Se fai troppi debiti ti mettono in amministrazione controllata, ma non è colpa dell'Europa. Le misure che chiede l'Europa sono quelle che chiediamo noi. Alfano parla tanto del Partito Popolare Europeo, ma la dottrina economica del Ppe e quindi le misure che da questa discendono, sono quelle che chiedevamo da tempo e che il governo si è rifiutato fino ad ora di fare. Ora sarà costretto a prenderle perché i governi europei glielo impongono".
L'ipotesi di un governo tecnico è in campo?
"Siamo diffidenti: il problema è politico. Questo vuol dire avere una maggioranza ampia, possibilmente la quasi totalità del Parlamento che accetti le misure necessarie per il bene del Paese".
Si dice che l'Udc possa ad entrare nel governo Berlusconi. E' possibile?
"Si dice e si pensa male: l'Udc è disposta a sostenere il Paese e per questo a fare in modo ancora più convinto la sua politica repubblicana. Mi sentirei di escludere l'entrata dell'Udc in questo governo. Se si facesse un altro governo di solidarietà nazionale, che da tempo chiediamo, sarebbe diverso. Ma vorrei sottolineare una cosa...".
Quale?
"La solidarietà nazionale la stiamo già facendo: le vere grandi decisioni si stanno prendendo in un tavolo di solidarietà nazionale virtuale in cui si assiste a una triangolazione tra Europea, parti sociali e maggioranza e opposizione con una predominanza dell'Europa. Il governo è diventato molto meno importante e sta lì per fare quello che questo tavolo decide. Per questo ha poco senso entrare in questo governo. Certo, se si facesse un altro governo sarebbe meglio ma questa ipotesi per ora non la vedo".
Intanto si parla insistentemente della ricostituzione di un grande partito cattolico sulla falsa riga della Dc a cui lei starebbe lavorando….
"Ricostituire la vecchia Dc è impossibile. Ma in Italia c'è un nuovo protagonismo del popolo cristiano che capisce che per salvare il Paese c'è bisogno del suo contributo. Inoltre siamo in presenza di un nuovo protagonismo delle categorie sociali. In questi ultimi giorni sono state le parti sociali a convocare il governo e non viceversa. Imprenditori e sindacati si sono messi d'accordo senza il governo e poi hanno chiamato loro stessi l'esecutivo e anche l'opposizione per concordare le misure necessaria per salvare il Paese. Un protagonismo che in pochi hanno sottolineato".
Tornando al partito cattolico?
"E' vietato pensare a un partito, partendo magari dall'Udc che è nella posizione più felice per poter dialogare con le realtà di cui parlavo prima, che raccolga il protagonismo etico dei cattolici e il protagonismo sociale dei mondi vitali?".
Secondo lei?
"Non è vietato e ci si può provare. Anche perché il berlusconismo è finito a prescindere dalle dimissioni di Berlusconi. La fine di questa fase politica apre un vuoti enorme e chi lo riempie?".
Chi potrebbe confluire in questo nuovo soggetto politico?
"Da Fioroni a Pisanu a chi chiunque altro voglia nell'area del Pdl, penso anche allo stesso Alfano. Quando finirà il berlusconismo bisognerà dare a questa area sociale moderata e a questo protagonismo dei mondi vitali un riferimento politico. Noi ci candidiamo a farlo: certo non da soli, ma sapendo che abbiamo bisogno del concorso di tanti altri".
Nessun commento:
Posta un commento