Il partito degli onesti debutta con Caselli
Alla festa del Pdl faccia a faccia sulla giustizia tra il Procuratore capo della Repubblica e la Armosino. Sul tavolo lo spinoso tema del rapporto tra politica e magistratura
Il tema è di quelli spinosi, soprattutto per la destra berlusconiana, quella che si è imposta dal 1994 a oggi. "Politica e giustizia. Quale equilibrio?". E' il dibattito che inaugura la Festa dell'Italia, da oggi al 17 luglio ai giardini di corso Telesio, a Torino. Il centrodestra che valicherà il berlusconismo non potrà prescindere dalla rapporto con la magistratura, archiviando una volta per tutto il clima di scontro che ha contrassegnato l'ultimo ventennio della storia repubblicana.
Ne sono consapevoli i "dissidenti" del Pdl piemontese, confluiti nell'area Progett'Azione popolari piemontesi, una nuova componente che fa capo ai consiglieri regionali Boniperti, Burzi, Comba, Costa, Tentoni, Valle e Vignale. Di qui la scelta di invitare nel primo giorno di festeggiamenti il Procuratore capo della Repubblica Giancarlo Caselli, che alle 18,30 di questa sera discuterà con Maria Teresa Armosino, parlamentare e avvocato civilista, proprio del rapporto tra giustizia e politica.
Caselli sottolineerà la delicatezza dell'attuale contesto storico, alla luce anche delle recenti inchieste della magistratura, in Piemonte come nel resto del Paese, dalle quali la politica di ogni colore ne è uscita in parte con le ossa rotte. Affronterà il tema dell'inefficienza del sistema giudiziario italiano, al quale la magistratura stessa non può sottrarsi, chiamandosi fuori da ogni responsabilità, che però non può neanche addossarsi in toto. Porrà l'attenzione sul tema dei mezzi che la politica deve fornire per permettere agli organi preposti di amministrare la giustizia, oggi zavorrata da procedure obsolete.
Poi c'è il tema del rapporto con gli esponenti di maggior spicco del mondo politico, perché "la giustizia non funziona, ma a qualcuno fa comodo che funzioni sempre peggio – dice Caselli –. Dopotutto troppa legalità dà l'orticaria". Non verrà messo in discussione il primato della politica "che però non può significare sottrarsi alle proprie responsabilità".
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