Afghanistan, morto un parà italiano
Altri due feriti, uno è grave
Attentato durante un'azione
congiunta con l'esercito afghano
Cordoglio del capo dello Stato
KABUL
Un soldato italiano è stato ucciso e altri due feriti, di cui uno in modo grave, in uno scontro a fuoco nella valle di Bala Murghab, nell'ovest dell'Afghanistan. A cadere sotto il fuoco degli insorti è stato il primo caporal maggiore David Tabini, paracadutista come gli altri due feriti, residente ad Anguillara Sabazia, in provincia di Roma. I militari italiani sono stati vittime di un doppio attacco. Alle 4.15 di mattina, i soldati assieme a forze afghane, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa a Milano il ministro della difesa Ignazio La Russa, sono entrati nel villaggio di Bala Murghab, perchè era stata segnalata la presenza di materiale esplosivo.
Dopo aver compiuto «positivamente» la loro missione, all'uscita del villaggio, sono stati attaccati da un gruppo di insorti che ha fatto fuoco su di loro, uccidendo il caporal maggiore Tobini e ferendo gravemente il caporal maggiore D'Orazio. A quel punto il contingente italiano ha cercato riparo in alcune case, ma i militari sono stati attaccati nuovamente da altri insorti, che si erano posizionati in abitazioni che non erano state precedentemente controllate. In questo secondo attacco è rimasto ferito il terzo militare italiano. È intervenuta la forza aerea alleata con quattro elicotteri, un aereo francese e uno americano, che hanno bombardato la zona, consentendo l'evacuazione delle forze italiane. «Non è il momento dei lutti quello per discutere sulle ragioni della nostra presenza in Afghanistan», ha anche detto La Russa rispondendo all'esponente della Lega Stefani. «A che serve tutto ciò?», si era chiesto polemicamente il leghista. Fatta eccezione per parte del Carroccio, messaggi di cordoglio sono arrivati da tutte le forze politiche e dalle più alte istituzioni. «Profonda commozione» è stata espressa dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. In una nota del Quirinale, Napolitano «esprime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari».
Il Presidente del Senato, Renato Schifani, parla di un nuovo «sacrificio dell'Italia sull'altare per la difesa della pace e della libertà in Afghanistan». Il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, «nell'apprendere la tragica notizia dell'uccisione di un nostro soldato e del ferimento di altri due» ha espresso il «profondo cordoglio mio personale e di tutta l'Assemblea. L'Italia paga un nuovo grave tributo di sangue alla causa della sicurezza e della libertà». Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in una nota afferma: «Siamo vicini alla famiglia del paracadutista caduto in Afghanistan e a quelle dei due militari rimasti feriti nell'agguato. A tutti i nostri soldati impegnati nelle operazioni di pace contro il terrorismo rinnoviamo la gratitudine del Governo e del Paese».
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