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domenica 17 luglio 2011

BERTANI-EBAGUA..........

Canavese - 16/07/2011
Bertani-Ebagua: si ripropone la sfida per conquistare la Serie A
di Federico Bona

Il Canavese (inteso come territorio) calcistico si lecca le ferite e si appresta a vivere la sua prima stagione lontano dai campi professionistici, dopo otto anni di militanza delle sue formazioni nei campionati di C1, C2 e Seconda Divisione.

Ma in questi anni qualcosa di buono è stato seminato, sui terreni del Pistoni di Ivrea e del Cerutti di San Giorgio, tant'è che due ex "canavesani" saranno, per il secondo anno consecutivo, protagonisti in Serie B e, dopo aver lottato al vertice nella stagione appena conclusa, si apprestano a vivere di nuovo da protagonisti la serie cadetta.

Sono Cristian Bertani, bomber dell'Ivrea dal 2005 al 2008, e Osariemen Ebagua, al Canavese nel campionato 2008-2009.

Lo scorso anno sono stati protagonisti della Serie B, con le loro reti, giocando in due formazioni neopromosse, che si sono rivelate le vere sorprese della stagione.

Con le sue 17 reti, Bertani è stato determinante per la promozione in Serie A del Novara, conquistata vincendo i playoff al termine di un campionato concluso alle spalle delle "corazzate" Siena e Atalanta. Bomber di razza, Cristian, come aveva già dimostrato in Arancione: 35 reti in tre stagioni, un titolo di capocannoniere in C2, che gli valse le attenzioni del Novara. Con la formazione azzurra, altre tre stagioni e 36 reti, con due promozioni.

E, conquistata la Serie A sul campo, la decisione di tornare in B, per indossare la maglia della Sampdoria: «Ho scelto una squadra che ha fatto la storia del calcio, la società più importante di quelle che mi cercavano. La Serie B è lunga, difficile, molto logorante, ma noi abbiamo tutti i mezzi per affrontarla. La concorrenza in attacco? In un campionato simile e in una piazza come Genova è giusto che nessuno si senta sicuro del posto; credo che la concorrenza sana aiuti ognuno a dare il meglio. Marassi? Sarà una grande emozione: giocare in uno stadio simile è una responsabilità ma anche una cosa bellissima. Arrivo da lontano, ho fatto tutte le categorie e un mese fa ho conquistato la A col Novara. Voglio riprendermela quest'anno per giocarci finalmente il prima possibile».

E, da gran signore quale si è sempre dimostrato, sul campo e fuori, Cristian ha lanciato un messaggio anche ai tifosi novaresi e agli ex compagni: « Volevo farvi sapere che ho lasciato un pezzo di cuore a Novara, dove ho vissuto tre anni stupendi. La mia avventura con la squadra azzurra è terminata e desidero fortemente ringraziare tutti i tifosi per quello che mi hanno dato. Mi auguro di avervi lasciato un bel ricordo di me, con la speranza di rincontrarvi l'anno prossimo in serie A».

Ebagua, con 12 reti all'attivo, è stato uno dei punti di forza del Varese che, da matricola, ha raggiunto i playoff, a dispetto di tutti i pronostici. Nel corso del mercato estivo è stato corteggiato anche da squadre di Serie A, ma la sua scelta è ricaduta su un'altra nobile decaduta, che si annuncia, come la Sampdoria, una delle pretendenti alla promozione: il Torino.

E' proprio con la maglia granata che è iniziata l'avventura italiana di Ebagua, quando aveva solo 18 anni. Ma il ruolo che gli avevano ritagliato, quello di difensore centrale, non gli andava a genio, così ha lasciato il capoluogo sabaudo, sbattendo la porta, deciso a dimostrare le sue caratteristiche offensive e promettendo a se stesso di raggiungere la Serie A a 25 anni di età.

Due stagioni a Casale, una tra Novara e Pescara, la parentesi al Canavese e poi il Varese. Due anni in Lombardia, con 24 reti all'attivo e la certezza di essere un vero goleador. Così ha rinunciato al sogno di vivere la Serie A a 25 anni, nella speranza di conquistarla con il Torino per il 26° compleanno, che cadrà ai primi di giugno del prossimo anno, proprio in prossimità della conclusione del prossimo torneo cadetto.

Sicuramente lo scorso anno le responsabilità erano minori: vestire la casacca di una formazione neopromossa non implicava . Ora tutto cambia, ed Ebagua ne è ben conscio: «Vestire la maglia del Toro, non è solo un sogno: è una responsabilità».

Non resta che attendere che il calendario della Serie B proponga la sfida tra Granata e Blucerchiati, per chiudere gli occhi e, sentendo nominare Ebagua e Bertani, rivivere i "bei tempi andati" del calcio canavesano

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