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domenica 12 giugno 2011

pari e patta in SALA ROSSA......PD ancora spaccato.......al lavoro le diplomazie......

Pd spaccato, fumata nera sul capogruppo

Pubblicato Sabato 11 Giugno 2011, ore 19,18

La forzatura, fortemente voluta dall'asse Bragantini-Quagliotti, non sortisce l'effetto sperato. La partita tra Lo Russo e Tricarico finisce 7-7 con due schede bianche. Diplomazie al lavoro    PARI E PATTA in Sala Rossa

Alla fine la segretaria Paola Bragantini ha voluto la conta, ma nel segreto della votazione qualcosa è andato storto. Ci vorranno ancora alcuni giorni per capire chi sarà il capogruppo del Pd in Sala Rossa. Per ora la pattuglia democratica è risultata equamente divisa: 7-7 tra Stefano Lo Russo - sostenuto dal duo Fassino-Bragantini, e Roberto Tricarico,  forte dei voti di Marta Levi e dei cinque esponenti legati alla coppia Davide Gariglio-Mauro Laus. Una delle due schede bianche è stata certamente quella del radicale Silvio Viale, resta, però, il dubbio su chi sia stato l'altro consigliere ad astenersi. Prima della conta, infatti, pareva certo che Lo Russo avrebbe vinto 8-7 e a quel punto Viale lo avrebbe appoggiato per permetterne la elezione. La consultazione, però, non ha prodotto l'effetto sperato e anzi ha azzoppato, forse irreparabilmente, la candidatura del delfino di Gianfranco Morgando. Bocciata su tutta la linea la conduzione della partita da parte della Bragantini, che assieme all'eminenza grigiastra Giancarlo Quagliotti, ha tentato di imporre il suo candidato, anziché lavorare per evitare una grave spaccatura del gruppo.

 

«Ho tentato fino all'ultimo di rinviare la votazione per consentire di raggiungere l'unità anche sulla candidatura di Lo Russo. Sono sorpreso dalla forzatura della segretaria che evidentemente era convinta di avere la maggioranza - dice Tricarico, che aggiunge - ora è responsabilità di tutti una celere ricomposizione».

 

Nei giorni scorsi si era addirittura ipotizzato uno scambio con Gariglio, che avrebbe tenuto per sé il capogruppo in Provincia, scaricando Tricarico, ma la ribellione di una parte dei consiglieri democratici a Palazzo Cisterna ha fatto saltare l'accordo. Ora il gruppo è spaccato in due, a Lo Russo è mancato un voto: "E già si racconta che qualcuno ha tradito".

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