REATO DI LESA VERITA'
A pochi mesi dalle manifestazioni per i 150 anni dell'unità d'Italia, ci fa riflettere riscontrare l'atteggiamento di alcuni Italiani che dovrebbero essere gli artefici di questa unificazione, e che invece trovano difficile rendere omaggio ai rappresentanti dell'Italia migliore. Facciamo riferimento all'episodio avvenuto nel nostro comune. Una storia che vede come protagonisti il consigliere di maggioranza Davide Guida (IDV) a cui si contrappone il collega Pasquale Iorfino (Verdi) ed i componenti dell'opposizione.
Arturo Calligaro (Lega Nord), Stefano Zacà (Pdl), Diego Quattrocchi (UDC) e lo stesso Iorfino sono i sottoscrittori di una querela per "diffamazione a mezzo stampa" nei confronti di Guida il quale, a loro giudizio, ha avuto l'ardire per tramite del nostro blog di far conoscere ai cittadini quanto avvenuto in una riunione dei capigruppo. In quella sede il rappresentante della maggioranza proponeva di rispettare un minuto di silenzio in memoria ed onore al sindaco di Pollica Angelo Vassallo, vittima innocente di un agguato, probabilmente camorristico (le indagini sono tutt'ora in corso).
Un Sindaco sempre pronto a contrastare il malaffare nel suo territorio. Una figura sicuramente meritevole del ricordo delle Istituzioni di Moncalieri.
Ma alla proposta di rispettare il minuto di silenzio nell'aula consigliare, i rappresentanti dei gruppi di Lega Nord, Verdi, Udc e Pdl hanno contrapposto una possibile strumentalizzazione a fini propagandistici dell'iniziativa. La proposta viene quindi bocciata. A seguito della pubblicazione sul nostro blog del citato articolo, i rappresentanti che si erano opposti all'iniziativa procedono querelando Davide Guida, esponente dell'Idv.
Come esponenti del presidio di LIBERA "Peppino Impastato" non vogliamo entrare nel merito della discussione politica, ma sicuramente riteniamo di poter esprimere tutto il nostro disappunto sulla mancata commemorazione di un "Italiano" degno di questo nome. Ci risulta difficile comprendere come il ricordo di Angelo Vassallo possa generare una contrapposizione partitica e fine a se stessa. Ci sentiamo di poter chiedere alla nostra classe dirigente, in qualità di cittadini facenti parte di quella società civile alla ricerca della trasparenza che passa – inevitabilmente – dalla rappresentanza , che la naturale divergenza di vedute tra le diverse forze politiche si manifesti su altri temi. E non certo per la commemorazione di un servitore dello stato.
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