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giovedì 23 giugno 2011

COMMISSIONE D'INDAGINE...PD IN IMBARAZZO ....NON LA VUOLE...PERCHE'.....?

Scr, sotto la lente appalti per 1 miliardo

Pubblicato Giovedì 23 Giugno 2011, ore 6,00

Occhi puntati sull'attività della società che bandisce gare e provvede agli acquisti per la Regione. La commissione d'indagine, chiesta da Goffi (Udc) con Lega, Pdl, grillini e Idv, mette in imbarazzo il Pd. Che, infatti, non la vuole. Perché?

In vista dell'imminente voto a Palazzo Lascaris, s'infiamma, la discussione in merito all'istituzione delle commissioni d'indagine proposte da maggioranza e opposizioni per far luce su quegli aspetti dell'attività amministrativa della Regione attorno ai quali si allungano ombre sulla gestione quando addirittura non aleggiano sospetti di comportamenti illeciti. Mentre l'attenzione dell'opinione pubblica è tutta concentrata sulla sanità, martoriata dalle inchieste della magistratura, è il dossier Scr ad agitare gli animi delle forze politiche. La richiesta di dar vita a una commissione con il compito di passare ai raggi x l'operato della società pubblica che sovrintende le procedure degli appalti per conto della Regione, dalla sua fondazione ad oggi, mette in notevole imbarazzo i partiti. Ad opporvisi è principalmente il Pd che teme una strumentalizzazione "politica", volta a gettare fango sulla condotta della precedente giunta di centrosinistra, artefice della nascita, nell'agosto 2007, della contestata stazione appaltante unica dell'ente.

 

Nelle ultime ore, su Alberto Goffi (a sinistra), segretario dell'Udc e primo firmatario della mozione, si è intensificato il pressing da parte dei democratici perché ritiri l'istanza o perlomeno la circoscriva al solo mandato dell'amministrazione Cota. Sollecitazioni respinte al mittente dal tignoso  consigliere, peraltro reduce dalla battaglia contro Equitalia, che sembra non si sia fatto intimidire neppure dalla rampogna, secondo i rumors di palazzo piuttosto energica, ricevuta da Mercedes Bresso. Non sfugge che proprio la zarina sia stata non solo l'artefice più convinta della genesi di Scr ma che vi abbia piazzato al vertice, durante il suo mandato, Luciano Ponzetti, forse il più fidato dell'inner circle bressiano, suo ex assessore a Palazzo Cisterna. Ed è proprio l'ingente mole di appalti gestiti sotto la presidenza Ponzetti - stimati, senza contare le riserve delle variazioni in corso d'opera, a 982.513.025 euro – che Goffi e gli altri sottoscrittori (Lega, Pdl, MoVimento 5 stelle e Italia dei valori) intendono passare al setaccio al fine di accertare "la regolarità di tutte le gare d'appalto finora bandite e l'eventuale responsabilità dei membri del consiglio di amministrazione".

 

Scorrendo, sia pure per sommi capi, il lungo elenco dei lavori si scopre che nel corso degli anni a far la parte del leone è stato il settore "Infrastrutture e Trasporti" per un complessivo 844.981.000: studi di fattibilità, progettazione e costruzione di gallerie, strade, varianti e svincoli, forniture di mezzi. Tutte le opere sono state realizzate compiutamente? Tutte le operazioni sono state espletate secondo la massima garanzia di trasparenza e correttezza? Vi sono, per caso, "strane" ricorrenze  nel parco di fornitori, consulenti e aziende che a vario titolo hanno operato con Sgr? Domande a cui la commissione d'indagine intende trovare risposte esaustive.

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