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martedì 1 marzo 2011

lo spiffero....

Izquierda desunida. In Sel si litiga per la leadership (e su Passoni)
Martedì 01 Marzo 2011 08:14
La battaglia delle primarie lascia sul campo parecchi contusi. Sinistra divisa sull'esito del voto e sulla composizione delle liste alle amministrative. E tra i vendoliani si è aperto il regolamento di conti

SelPassoni contro Curto. L'assessore scuola Pci, contro il giovane rampante lanciato dal sindacalista Giorgio Airaudo e sostenuto dalla Fiom: sullo sfondo il nuovo rassemblement della sinistra italiana, Sinistra Ecologia e Libertà, che per non scontentare nessuno ha deciso di chiamarsi fuori, finendo per scontentare tutti. Il risultato delle primarie restituisce un mondo, quello della sinistra torinese, e un partito – Sel – spaccato in due, tra i sostenitori dell'uno e dell'altro. Surreale, in tutto ciò, il silenzio di Nichi Vendola, che ha abbandonato la sfida torinese appena decaduta la candidatura di Airaudo. Una scelta che pare sempre più frutto di un accordo tutto romano con Piero Fassino, preoccupato di un effetto Pisapia anche all'ombra della Mole.

Un segnale del malcontento all'interno della gauche subalpina lo dà l'ex consigliere regionale Luca Robotti, oggi nel gruppo dirigente nazionale: «La nascita di tifoserie contrapposte ha indebolito Sel, non l'ha rafforzata. E' necessario un chiarimento». Ma era davvero immaginabile che amministratori e dirigenti locali potessero assistere con lo stesso distacco dei vertici nazionali a una sfida nella sfida, senza che questo si riverberasse negli equilibri interni?

E un chiarimento lo chiede anche Passoni, indispettito dalla freddezza del presidente pugliese nei confronti della sua candidatura: «E' andato quattro volte a Napoli, ha sostenuto Pisapia a Milano, qui non lo abbiamo visto. Cosa vorrei dirgli? Che ha perso un'occasione». In realtà Passoni non si è mai presentato come candidato di Sinistra Ecologia e Libertà, partito di cui non ha in tasca la tessera (così come Curto), ma tramontata la candidatura del sindacalista Fiom si aspettava una convergenza totale sul suo nome. Così non è stato, anzi. «Male hanno fatto coloro i quali, come il consigliere comunale Marco Grimaldi, hanno deciso di appoggiarlo pubblicamente» attacca ancora Robotti. Nei prossimi giorni verrà convocata un'assemblea provinciale del partito, che già si preannuncia infuocata tra Vendoliani (vicini ad Airaudo e alla Fiom) e Passoniani (la maggioranza del partito torinese)

Intanto da Roma fanno sapere che non ci sarà nessuno spazio per liste a doppia denominazione con Torino Bene Comune, la piattaforma politica attorno alla quale è nata la candidatura di Gianguido Passoni, che a questo punto potrebbe entrare come indipendente nelle liste di Sel per poi puntare tutto sull'ottimo rapporto (personale e politico) con Chiamparino, che potrebbe fungere da garante per il suo ingresso nella futura giunta Fassino.

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