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giovedì 31 marzo 2011

L'AVENTINO SPACCA IL PD......

L'Aventino spacca il Pd:

Chiti contro Bindi

"Di fronte a inviti aventiniani o addirittura di dimissioni in massa di parlamentari di opposizione,

avanzati da autorevoli esponenti del mio partito, mi trovo non soltanto in disaccordo ma provo

sincero sconcerto". Lo dice il vice presidente del Senato, Vannino Chiti. "Un grande partito politicoprosegue

Chiti- deve essere capace di sviluppare una opposizione forte, efficace, incisiva, facendo il proprio

dovere nelle istituzioni e moltiplicando i suoi rapporti con i cittadini, diventando cosi con le sue battaglie e le

sue proposte un riferimento fondamentale per la societa'. E' questo il compito che spetta in primo luogo ai

dirigenti: e' su questo che si fonda, giustifica o fallisce il nostro ruolo".

"Ci mancava solo l'Aventino. Un partito di governo e con un alto senso delle istituzioni come il Pd tutto

puo' fare tranne che invocare o scegliere l'Aventino. E' bene che la dura opposizione al centro destra e al

Governo Berlusconi non venga mai confusa con proposte e atteggiamenti che lasciamo tranquillamente e

serenamente a tutto l'estremismo violento della politica italiana". Lo dice Giorgio Merlo, Pd.

"Mai più una settimana tranquilla in Parlamento. Mai più una qualsiasi forma di collaborazione con la

maggioranza. Avevo difeso l'astensione del Pd sul federalismo regionale. Adesso dico: è stato un errore

grave, un lusso che non possiamo permetterci. Basta concessioni a Berlusconi, altrimenti non comunichiamo

alla gente la nostra battaglia contro il premier". Lo afferma, in un'intervista a Repubblica, la presidente del Pd

Rosy Bindi, secondo cui 'non si puo' rispondere con mezzi ordinari a una situazione straordinaria". 'La

dittatura della maggioranza merita una risposta forte', prosegue Bindi. 'Abbiamo bisogno di organizzare

scientificamente la vita parlamentare e le iniziative nel Paese. Se non facciamo niente di nuovo, un gesto di

rottura contro l'imperatore, anche il processo breve sara' presto derubricato, metabolizzato, dimenticato,

come e' successo per altri provvedimenti vergognosi'. L'Aventino? "Dobbiamo decidere insieme qual è la

soluzione migliore. Ma insisto: la non partecipazione puo' essere piu' chiara, piu' diretta di una

partecipazione che non incide e spesso si rivela inutile"

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