L'Aventino spacca il Pd:
Chiti contro Bindi
"Di fronte a inviti aventiniani o addirittura di dimissioni in massa di parlamentari di opposizione,
avanzati da autorevoli esponenti del mio partito, mi trovo non soltanto in disaccordo ma provo
sincero sconcerto". Lo dice il vice presidente del Senato, Vannino Chiti.
"Un grande partito politicoprosegueChiti- deve essere capace di sviluppare una opposizione forte, efficace, incisiva, facendo il proprio
dovere nelle istituzioni e moltiplicando i suoi rapporti con i cittadini, diventando cosi con le sue battaglie e le
sue proposte un riferimento fondamentale per la societa'. E' questo il compito che spetta in primo luogo ai
dirigenti: e' su questo che si fonda, giustifica o fallisce il nostro ruolo".
"Ci mancava solo l'Aventino
. Un partito di governo e con un alto senso delle istituzioni come il Pd tuttopuo' fare tranne che invocare o scegliere l'Aventino. E' bene che la dura opposizione al centro destra e al
Governo Berlusconi non venga mai confusa con proposte e atteggiamenti che lasciamo tranquillamente e
serenamente a tutto l'estremismo violento della politica italiana". Lo dice Giorgio Merlo, Pd.
"Mai più una settimana tranquilla in Parlamento
. Mai più una qualsiasi forma di collaborazione con lamaggioranza. Avevo difeso l'astensione del Pd sul federalismo regionale. Adesso dico: è stato un errore
grave, un lusso che non possiamo permetterci. Basta concessioni a Berlusconi, altrimenti non comunichiamo
alla gente la nostra battaglia contro il premier". Lo afferma, in un'intervista a Repubblica, la presidente del Pd
Rosy Bindi, secondo cui 'non si puo' rispondere con mezzi ordinari a una situazione straordinaria". 'La
dittatura della maggioranza merita una risposta forte', prosegue Bindi. 'Abbiamo bisogno di organizzare
scientificamente la vita parlamentare e le iniziative nel Paese. Se non facciamo niente di nuovo, un gesto di
rottura contro l'imperatore, anche il processo breve sara' presto derubricato, metabolizzato, dimenticato,
come e' successo per altri provvedimenti vergognosi'. L'Aventino? "Dobbiamo decidere insieme qual è la
soluzione migliore. Ma insisto: la non partecipazione puo' essere piu' chiara, piu' diretta di una
partecipazione che non incide e spesso si rivela inutile"