Nella babele democratica i giovani "processano" La Ganga
Il Pd torinese ostaggio delle faide interne e la politica va a ramengo. Nonostante l'ostracismo degli ex popolari Viale sarà in lista. Per volere di Fassino. L'ex leader socialista resta in bilico
Un documento dei Giovani democratici, ieri, durante la direzione del Pd, ha aggiunto ancora un po' di benzina sul fuoco attorno a Giusi La Ganga, ex parlamentare socialista, travolto da Tangentopoli negli anni Novanta, ma ancora bramoso di tornare a far parte dell'élite politica torinese che oltre vent'anni fa guardava dall'alto in basso. Buona parte dei democratici ritengono la sua candidatura lesiva dell'immagine del partito, nessuno, però, ha il coraggio di dichiararlo apertamente. Fino a ieri. La firma di Daniele Valle, coordinatore provinciale dei Giovani democratici e probabile candidato in Comune non c'è, ma la regia è tutta sua. Ha mandato avanti i suoi imberbi sodali della giovanile, Matteo Cavallone e Fabio Trocino, per porre il "problema La Ganga". Senza citarne le generalità, compito toccato a un vecchio compagno comunista, Pino Superbo, che ha giudicato "inopportuna" la presenza in lista di "Barbone", com'era chiamato all'epoca il leader del garofano.
Per evitare ulteriori spaccature non c'è stata una votazione, in compenso, La Ganga ha chiesto di incontrare i firmatari per un incontro chiarificatore che si terrà giovedì. La sensazione è che alla fine l'ex luogotenente di Bettino Craxi a Torino verrà messo in lista, con un buona pace dei suoi tanti pavidi detrattori. Lo stesso vale per il radicale Silvio Viale, che ieri ha chiesto di candidarsi nel Pd come indipendente e non come iscritto (per superare la polemica legata alla sua candidatura alle primarie senza raccogliere le firme all'interno del partito come è toccato fare a Piero Fassino e Davide Gariglio). "Almeno riconsegni la tessera del Pd" avrebbe tuonato Stefano Lepri, ammettendo di fatto la sconfitta dopo aver tentato in ogni modo di escluderlo.
Infine le circoscrizioni. Certi della candidatura a presidente Claudio Cerrato alla IV e la segretaria provinciale Paola Bragantini alla V, mentre l'Italia dei Valori sembra aver imposto definitivamente l'uscente Mario Levi alla VIII. Alla I probabile riconferma di Massimo Guerrini dei Moderati, anche se il partito di Mimmo Portas vorrebbe una circoscrizione sicura, magari la III, dove attualmente Daniele Valle pare in vantaggio su Roberto Cermignani (Idv) e Michele Paolino (Bindi), anche se quest'ultimo potrebbe candidarsi alle comunali. Alla II restano in ballottaggio la segretaria provinciale Dina Bilotto (bindiana) e Luisa Bernardini (area Andrea Stara), mente la VI dovrebbe toccare a Sel, che ha già proposto Nunzia Del Vento (il Pd in alternativa avanzerebbe la candidatura di Nadia Conticelli). Alla VII dovrebbe essere confermato il garigliano Piero Ramasso, così come Maurizio Trombotto (Sel) alla X (o in alternativa il consigliere comunale uscente, ex Rifondazione Luca Cassano). Florilegio di nomi alla IX, dove, oltre all'uscente Giovanni Pagliero, ambiscono a una candidatura anche Mauro Sterpone, Giovanni Tufaro, Emilio Albano e Giorgio Rizzuto
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