LE CARTE SUI FONDI ESTERI FANNO TREMARE D'ALEMA
Diventano pubblici i documenti sugli affari dei Ds: i pm li hanno ignorati per anni
Un vortice di denaro, prestanome e misteriose «raccomandazioni» di silenzio
Ungiudice milanese ordina di desecretare le oltre trecento pagine del dossier sul presunto tesoro dei Ds. Il documento - nome in codice «Oak Fund» - era stato commissionato dall'ex capo della security di TelecomGiulianoTavaroli edèrimastocinqueanni in cassaforte. Ora le carte non sono più coperte da segreto, ma la Procura non ha mai aperto un'inchiesta. Il Giornale è entrato in possesso del documento, in cui compare ancheunanotaredattaperpremurarsi affinché non compaia «Massimo D'Alema come rappresentante dei Ds». Nel dossier sui fondi esteri della Quercia, dunque, spuntano un conto segreto da 3,6 milioni di euro intestato a una società caraibica e un prestanome italiano. Unsistemadisocietà off-shore, paradisi fiscali e documenti con «macchie» ad arte che imbarazzano l'ex segretario dei Ds D'Alema.
e Greco
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