Albenga 25 marzo 2012
Vecchioni, premiato con la Fionda di LegnoLuca Rebagliati, video di Stefano Franchi e montaggio di Valerio Arrichiello
Vecchioni, premiato ad Albenga Al cantautore è stato assegnato il riconoscimento della Fionda di Legno. Show e canzoni al teatro Ambra e la promessa di tornare
Albenga - Se quello di ieri sera dovrà proprio essere il canto del cigno per il cinema teatro Ambra, almeno sarà stato un addio con i fuochi d'artificio, anche se ovviamente tutte le centinaia di persone presenti in platea, in galleria e assiepate lungo le pareti sperano di potersi ritrovare ancora qui tra 12 mesi.
E la giornata della Fionda di legno a Roberto Vecchioni è cominciata proprio con un appello per la salvezza del teatro, oltre che naturalmente con il commovente ricordo di Lucio Dalla. Poi la goliardia e la voglia di divertirsi, talvolta scagliando qualche sassata qui e là, ha preso il sopravvento e i momenti esilaranti si sono dati il cambio con qualche arguta riflessione e con qualche attimo da occhi lucidi.
E all'emozione non si è sottratto neppure lui, Roberto Vecchioni, il professore cantautore dai duecento premi.«Ma come, tu hai vinto Sanremo»? ha colto la palla al balzo Mario Mesiano. «Ma quella è una cazzata, questo è il premio che conta» ha subito replicato Vecchioni. Sul palco un tavolino quadrato coperto da una tovaglia a quadri bianchi e rossi e tre sedie impagliate ricostruiscono l'atmosfera da osteria anni '70, che a Vecchioni piace tanto, anche se da qualche tempo ha detto addio al vino.
«A un certo punto bisogna tagliare – ride -, e poi mi sono accorto che le canzoni mi venivano così belle anche senza vino». Alfredo Sesia arriva con un vassoio di farinata, e subito si scatena la gag su chi deve pagare il conto. «Non guardate me, io già sono venuto qui gratis», afferma il "fiondatore 2012" scatenando l'intero teatro. Vecchioni e Antonio Ricci danno vita ad un duetto in cui non risparmiano sassate a destra e a manca, con la complicità di Gino Rapa. «Vedi Vespa in tv e non sai se ti stanno prendendo per il c… o se sono seri» oppure «siamo gente che ha creduto che abbiamo aiutato una povera ragazza parente di Mubarak», e avanti così. Ce n'è per tutti, e come si può notare i primi sono i giornalisti, seguiti a ruota dai politici.
«La fionda è una bellissima metafora: è la voglia di andare contro i potenti e gli str… del mondo – commenta Vecchioni -. Sul palco, dal panettiere o davanti al Presidente della Repubblica bisogna avere il coraggio di essere contro per tutta la vita». È un vero trionfo, Art Group (e Luca Mazzara che si vede aggiungere la lode al 30 ricevuto da Vecchioni al Dams), Marisa Fagnani, i Gente de Ma e Raffaele Esposto che "condensano" in 6 canzoni una pagina di storia della musica italiana e non solo. Neppure Vecchioni si sottrae, intonando "Chiamami ancora amore" senza neppure un secondo di prove con i musicisti, ed è standing ovation. Peccato che nel bailamme generale nessuno pensi a chiamare sul palco Danila Satragno, fino a quando è il presidente dei Fieui di Caruggi, Michelino Prisciandaro, a prenderla sotto braccio giusto in tempo per la "Samarcanda" finale. Ma a certe voci, si sa, bastano due vocalizzi per lasciare un'impronta.
È l'epilogo, e Vecchioni promette che tornerà. «Se date la fionda a un poeta leggerò i suoi versi» annuncia, facendo brillare gli occhi al sindaco Rosy Guarnieri che conta di convincerlo a tornare anche per un concerto.
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