Base del discorso: l'accostamento con Claudio Marchisio non ha motivo di esistere. Certo, il paragone in termini di percorso è valido, ma che Fabio Miretti assomigli calcisticamente al Principino non corrisponde alla realtà dei fatti. I Vecchi Saggi sostengono che, rispetto all'ex 8 juventino, il 18enne centrocampista saluzzese abbia potenzialmente più tecnica ma meno capacità difensive. Anche perché, stando ai racconti di famiglia, il baby gioiellino bianconero studia assiduamente i movimenti di Kevin De Bruyne, stella imprescindibile del Manchester City e della nazionale belga. La strada per arrivare al fenomeno di Drongen è lunga, lunghissima. Detto ciò, sebbene il discorso sia da recintare all'interno della linea verde, la sensazione è che Miretti abbia tutto – ma proprio tutto – per diventare un calciatore di livello: qualità, personalità e testa. Ingredienti fondamentali per sognare in grande, e da grande, magari rigorosamente a tinte bianconere. |
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