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venerdì 27 maggio 2022

Milan, è Scudetto 🏆

Fischio d'inizio: è venerdì, torna la newsletter di GOAL!
In questa edizione: Milan campione d'Italia: lo Scudetto di Pioli
1° Tempo - La rivincita di Pioli: dal quasi addio al trionfo
2° Tempo - Rafael Leão, MVP del campionato e trascinatore del Milan
Extra Time - Il pagellone dei campioni d'Italia

1° Tempo - La rivincita di Pioli: dallo 0-5 e Rangnick allo Scudetto da protagonista

La classe operaia va in paradiso. Sacrifici, sudore e tanto lavoro per scalare una montagna fino alla vetta. Oggi Stefano Pioli si gode meritatamente il panorama: è campione d'Italia.

Un percorso iniziato da lontano, esattamente il 9 ottobre 2019, quando il tecnico di Parma è subentrato a Marco Giampaolo sulla panchina del Milan. "Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta". La massima di Johann Wolfgang Goethe sintetizza perfettamente i 31 mesi di Pioli alla guida del club rossonero. Arrivato tra il malcontento della piazza, che gli preferiva Luciano Spalletti nemmeno troppo velatamente con l'hashtag #Pioliout a popolare i social network, Pioli ha saputo ricompattare un ambiente lacerato da anni difficili sotto il profilo sportivo e societario - con un continuo viavai di dirigenti, allenatori e giocatori - e costruire il trionfo di oggi passo dopo passo.

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Con lo Scudetto conquistato, il Milan aggancia l'Inter a 19 titoli.

2° Tempo - Brilla la stella di Rafael Leão: una stagione da MVP del campionato

Al Bentegodi, in svantaggio, con la maledizione della 'fatal Verona' che pendeva sulla testa del Milan come fosse una spada di Damocle. Se è vero che i giocatori di caratura superiore si vedono quando la palla scotta, Rafael Leão in quella serata ha dimostrato una volta di più di appartenere a quella categoria. Ed è per questo che se dovessimo rintracciare un uomo che più degli altri ha messo il timbro su questo Scudetto vinto dal Milan, il diciannovesimo della gloriosa storia rossonera, la scelta non può che ricadere proprio sul portoghese.

Non è una questione di numeri, seppur quest'anno il portoghese abbia raggiunto la doppia cifra di goal in Serie A per la prima volta dopo essersi fermato a 6 nelle prime due stagioni. È una questione di impatto sulle partite. Basterebbe chiederlo ai terzini destri di mezza Serie A, quelli che han dovuto fare i conti con le sue accelerate, che hanno provato a limitare la sua indole da dribblomane che negli anni scorsi spesso aveva indotto molti a definirlo come un giocatore più fumoso che concreto. 

Quest'anno la musica è cambiata: Rafa ha cavalcato l'onda - metafora non casuale: l'emoji del surfista sotto ogni suo post su Instagram è un must - e ha composto insieme a Theo Hernandez una coppia incontenibile sulla corsia mancina. Quando è stato acquistato dal Lille nell'estate 2019, Marco Giampaolo lo aveva impostato inizialmente come seconda punta nel suo 4-3-1-2,  ma lo switch con Pioli al 4-2-3-1 e l'abitudine a giocare sulla corsia di sinistra lo ha portato a trovare più facilmente i propri spazi.

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Lo sapevi? 

Con i 3 assist in 35 minuti consegnati al Mapei Stadium, Rafael Leão ha raggiunto la doppia cifra (10). Ha anche segnato 11 goal. Come lui hanno raggiunto la 'doppia doppia' anche Berardi e Milinkovic-Savic.

Extra Time - Il pagellone dei Campioni d'Italia

Undici anni dopo il Milan torna a festeggiare il tricolore: merito del lavoro straordinario di Stefano Pioli, capace di mettere il gruppo davanti al singolo.

Ma il 19° Scudetto rossonero porta inevitabilmente anche le firme di Rafael Leão e Sandro Tonali, cresciuti in maniera esponenziale in questo campionato, di Mike Maignan, certezza assoluta tra i pali, e di Olivier Giroud, autore dei goal più decisivi della stagione..

Dalle conferme alle sorprese, dai protagonisti ai volti dietro le quinte: tutti i voti al Milan campione d'Italia.

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FISCHIO FINALE
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-Team GOAL.


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