Presidente Vladimir Putin, siamo donne, madri e nonne, cristiane di fede ortodossa e cattolica. Le scriviamo per chiederle una cosa sola: ordini subito il "cessate il fuoco" per consentire trattative vere. Lo chiediamo per tutti, a qualsiasi "parte" appartengano, e a nome di tutte le madri che sappiamo essere di questo stesso avviso per il solo fatto di essere madri. Lo chiediamo certamente per il popolo rimasto tuttora in territorio ucraino, impossibilitato a fuggire, e anche per il popolo già fuggito in qualche nazione circostante ma in attesa di tornare, in attesa di riunire le famiglie e di ripopolare le città. Lo chiediamo anche per il popolo russo che amiamo tanto quanto l'ucraino, entrambi parte dell'unica famiglia umana. Lo chiediamo per i combattenti dell'una e dell'altra parte, sì, lo chiediamo anche per i soldati russi e per la loro salvezza. Lo chiediamo anche per lei, Presidente, perché riteniamo che l'ordine del "cessate il fuoco" possa ancora riabilitarla di fronte alla storia come leader di un futuro di speranza per il suo Paese e per il Continente. Non possiamo chiedere la stessa cosa al Presidente Zelensky perché sappiamo che un uomo con spirito di "padre" non può impedirsi di difendere la vita dei suoi figli inermi sotto attacco in casa propria. Lo chiediamo invece a lei, Presidente Putin, invocando la fine delle operazioni militari e rivolgendoci al "padre" che è in lei: le chiediamo di risparmiare la vita dei suoi soldati e, di conseguenza, la vita di tanti altri, soldati e civili. Lei lo può, come nessun altro. Nella speranza di essere ascoltate, da donne, da madri, da cristiane come lei, specie in questo tempo che unisce le nostre due domeniche di Pasqua: la cattolica del 17 aprile appena trascorsa e la ortodossa del 24 aprile. Ci regali la possibilità di ricominciare a sperare, inauguri una Pasqua di pace e di vita. Che grande occasione le sta di fronte! Che Iddio la ispiri a questo!
Nessun commento:
Posta un commento