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lunedì 11 novembre 2013

ITALIANI PIU' POVERI

IL DOLCETTO SI CHIAMA IVA Soldi per i dolcetti non ce ne sono, anche perché costano di più a causa dell'aumento dell'Iva: i prezzi sono saliti dello 0,3 percento.
I consumi ovviamente sono calati a picco, e a beneficiare degli sconti sul cuneo fiscale sono solo le famiglie più ricche, in cui ci sono più occupati. Ma si tratta comunque di cifre esigue: l'aumento delle detrazioni Irpef sui redditi da lavoro dipendente comporterebbe uno sconto di imposta medio stimato a 116 euro annui a lavoratore, secondo l'Istat, che corrisponde a meno di 10 euro al mese.

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 ITALIANI PIU' POVERI Il numero degli italiani che vivono in condizioni di povertà assoluta è raddoppiato in cinque anni, dal 2007 al 2012: si è passati da 2,4 a 4,8 milioni. Quasi la metà, 2 milioni 347mila, sono nel mezzogiorno, erano un milione 828 mila appena nel 2011.  Non è uno scherzetto: i dati li ha dati il presidente dell'Istat, Antonio Golini, in audizione alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Nel primo semestre del 2013, secondo l'Istat, il 17% delle famiglie ha dichiarato di aver diminuito la quantità di generi alimentari acquistati e di aver scelto prodotti di qualità inferiore.

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