Lesione a immagine p.a. e legge anticorruzione: un ampliamento della tutela erariale? Articolo 11.02.2013 (Luigi D'Angelo)
La legge c.d. anticorruzione entrata in vigore il 28 novembre 2012 (legge 6 novembre 2012, n. 190 recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità' nella pubblica amministrazione") ha novellato sotto vari aspetti - e in senso indubbiamente ampliativo - le attribuzioni delle procure regionali della Corte dei Conti quanto all'esercizio di azioni cautelari e di merito finalizzate alla tutela del credito erariale conseguente alla lesione dell'immagine della persona giuridica pubblica a fronte di reati commessi da parte di appartenenti alla stessa[1].CLICCA QUI SU N.1
I precetti di cui si tratta sono i nuovi commi 1-sexies e 1-speties dell'art. 1, legge 14 gennaio 1994, n. 20 - introdotti appunto dalla richiamata novella anticorruzione - i quali sanciscono che: "1-sexies. Nel giudizio di responsabilità, l'entità' del danno all'immagine della pubblica amministrazione derivante dalla commissione di un reato contro la stessa pubblica amministrazione accertato con sentenza passata in giudicato si presume, salva prova contraria, pari al doppio della somma di denaro o del valore patrimoniale di altra utilità illecitamente percepita dal dipendente. 1-septies. Nei giudizi di responsabilità aventi ad oggetto atti o fatti di cui al comma 1-sexies, il sequestro conservativo di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 15 novembre 1993, n. 453, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 gennaio 1994, n. 19, e' concesso in tutti i casi di fondato timore di attenuazione della garanzia del credito erariale".
Trattasi, come si vedrà, di precetti che hanno una rilevantissima incidenza sulla fattispecie di responsabilità erariale in parola.
Perdonare è potere
Più che la vendetta poté il perdono
12 Luglio 2013 di Dalila Liguoro
Non è sacrificio, non è rinuncia, non è rassegnazione e soprattutto non vuol dire porgere l'altra guancia e nemmeno fiducia: cos'è il perdono? Vendicarsi è sentimentale, perdonare è spietato. E chi non perdona ha problemi di pressione.
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