Cerca nel blog

Scrivi su segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com

  • COMMENTI POLITICI
  • DI TUTTO UN PO'
  • MALELINGUE POLEMICHE
  • MIRACOLI
  • MISCELLANEA
  • PENSIERI ED OPINIONI
  • PER PUBBLICARE I VOSTRI CONTRIBUTI (potete allegare foto + testo inviando una mail) segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com
  • POESIE IDEE
  • PROBLEMATICHE SOCIALI
  • RICEVO E PUBBLICO

lunedì 3 gennaio 2011

la Fallaci disse: "ATTENTI AI MUSSULMANI" la attaccarono e irrisero...ora dopo gli eventi dell'EGITTO...che si dice...del "FALSO BUONISMO" rosso?...

giovedì 31 dicembre 2009, 07:00

Islam e Occidente, aveva ragione Oriana

Vota
Risultato

Quando disse "attenti ai musulmani" la attaccarono e la irrisero. Oggi, rileggendo le sue rabbiose parole, è impossibile darle torto. Rabbia Parlò con chiarezza e coraggio, ma le élite la snobbarono. Orgoglio La sua non fu una "crociata" animata dall'odio ma un atto d'amore verso la civiltà occidentale

  Strumenti utili
 Carattere
 
È destino di tutti i profeti rimanere inascoltati. Dopo l'11 settembre 2001 è accaduto anche a Oriana Fallaci, «Cassandra» che parlava con passione, con rabbia e con molta ragione, e che pur sapendo di parlare al vento, lo faceva con tutta se stessa. Lo faceva in modo diretto, chiaro, coraggioso. Troppo. E infatti nessuno - o quasi - l'ha seguita. Nessuno delle élite, si intende, perché la «gente» invece ha intuito immediatamente che Oriana aveva parecchie ragioni dalla sua parte, anche se scomode, anche se scorrette. Gli intellettuali, i politici, i maître à penser per lo più l'hanno bollata come «pazza», invasata, xenofoba, razzista: hanno detto che istigava all'odio, che era una fascista, una guerrafondaia. L'hanno attaccata, incriminata per vilipendio all'islam, hanno fatto di lei un facile bersaglio politico e un oggetto di pessima satira. Quando diceva: state attenti, questa «civiltà» è troppo diversa da noi, non esiste un islam moderato, l'Europa e l'Occidente sono troppo arrendevoli, il terrorismo non finirà, anzi crescerà - quando diceva tutto questo, chi avrebbe dovuto non l'ha presa sul serio. I risultati? A quasi dieci anni da quell'11 settembre tutto è come prima, o peggio. Eppure bastava ascoltare le sue parole. Queste, ad esempio. Tutte tratte dai suoi libri, pubblicati da Rizzoli.

di Oriana Fallaci

Sono anni che come una Cassandra mi sgolo a gridare «Troia brucia, Troia brucia». Anni che ripeto al vento la verità sul Mostro e sui complici del Mostro cioè sui collaborazionisti che in buona o cattiva fede gli spalancano le porte. Che come nell'Apocalisse dell'evangelista Giovanni si gettano ai suoi piedi e si lasciano imprimere il marchio della vergogna. Incominciai con La Rabbia e l'Orgoglio. Continuai con La Forza della Ragione. Proseguii con Oriana Fallaci intervista sé stessa e con L'Apocalisse. I libri, le idee, per cui in Francia mi processarono nel 2002 con l'accusa di razzismo-religioso e xenofobia. Per cui in Svizzera chiesero al nostro ministro della Giustizia la mia estradizione in manette. Per cui in Italia verrò processata con l'accusa di vilipendio all'Islam cioè reato di opinione. Libri, idee, per cui la Sinistra al Caviale e la Destra al Fois Gras ed anche il Centro al Prosciutto mi hanno denigrata vilipesa messa alla gogna insieme a coloro che la pensano come me. Cioè insieme al popolo savio e indifeso che nei loro salotti viene definito dai radical chic «plebaglia-di-destra». E sui giornali che nel migliore dei casi mi opponevano farisaicamente la congiura del silenzio ora appaiono titoli composti coi miei concetti e le mie parole. Guerra-all'Occidente, Culto della- Morte, Suicidio-dell'Europa, Sveglia-Italia-Sveglia.

IL NEMICO È IN CASA
Continua la fandonia dell'Islam «moderato», la commedia della tolleranza, la bugia dell'integrazione, la farsa del pluriculturalismo. E con questa, il tentativo di farci credere che il nemico è costituito da un'esigua minoranza e che quella esigua minoranza vive in paesi lontani. Bé, ilnemico non è affatto un'esigua minoranza. E ce l'abbiamo in casa[...] Ed è un nemico che a colpo d'occhio non sembra un nemico. Senza la barba, vestito all'occidentale, e secondo i suoi complici in buona o in malafede perfettamente- inserito-nel-nostro sistema- sociale. Cioè col permesso di soggiorno. Con l'automobile. Con la famiglia. E pazienza se la famiglia è spesso composta da due o tre mogli, pazienza se la moglie o le mogli le fracassa di botte, pazienza se non di rado uccide la figlia in blue jeans, pazienza se ogni tanto suo figlio stupra la quindicenne bolognese che col fidanzato passeggia nel parco. È un nemico che trattiamo da amico. Che tuttavia ci odia e ci disprezza con intensità [...] Un nemico che in nome dell'umanitarismo e dell'asilo politico accogliamo a migliaia per volta anche se i Centri di Accoglienza straripano, scoppiano, e non si sa più dove metterlo. Un nemico che in nome della «necessità » (ma quale necessità, la necessità di riempire le strade coi venditori ambulanti e gli spacciatori di droga?) invitiamo anche attraverso l'Olimpo Costituzionale. «Venite, cari, venite. Abbiamo tanto bisogno di voi» [...] Un nemico che le moschee le trasforma in caserme, in campi di addestramento, in centri di reclutamento per i terroristi, e che obbedisce ciecamente all'imam. Un nemico che in virtù della libera circolazione voluta dal trattato di Schengen scorrazza a suo piacimento per l'Eurabia sicché per andare daLondra a Marsiglia, da Colonia a Milano o viceversa, non deve esibire alcun documento. Può essere un terrorista che si sposta per organizzare o materializzare un massacro, può avere addosso tutto l'esplosivo che vuole: nessunolo ferma, nessuno lo tocca.

Pagina  1234  | Successiva