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mercoledì 26 gennaio 2011

la procura indaga sui concorsi della PROVINCIA.......

Concorsi della Provincia nel mirino della magistratura amministrativa
Lunedì 24 Gennaio 2011 07:21
Arriva davanti al Tar la travagliata selezione di personale dell'ente di via Maria Vittoria. Prove d'esame errate, controlli saltati, isterismi dei commissari. Ora tredici candidati ricorrono contro Palazzo Cisterna

 

concorso_pubblicoPrima bordata di ricorsi al Tar per i travagliati concorsi della Provincia: nel mirino dei giudici la prova svoltasi il 28 ottobre 2010, al Palatorino di corso Ferrara, per 20 posti di istruttore direttivo amministrativo cat. D1. Si erano presentati in 250, ma il tutto era finito in un caotico serraglio sia perché il compito proposto era errato (riferendosi le domande all'orale e non allo scritto), sia perché nel parapiglia seguito alle proteste erano saltati tutti i controlli e nell'aula erano entrati testi, appunti, telefonini, tutti ovviamente vietati.

 

Dopo infinite discussioni, dopo una scena isterica della responsabile del procedimento, Francesca Ricciarelli, grazie l'intervento in extremis del segretario generale della Provincia, Benedetto Buscaino, e del capo del personale, Vincenzo Colletta, si era ripiegato su una prova formulata sul momento. Altre polemiche erano scoppiate al momento della valutazione dei compiti, ma alla fine si è giunti ad una graduatoria con i 20 vincitori. Che è stata comunicata a fine anno.

 

Adesso 13 dei partecipanti, con l'appoggio di un'altra trentina di "bocciati" che però non intendono comparire in prima persona, si sono rivolti all'avvocato Roberto Longhin, che l'11 gennaio ha presentato un ricorso al Tar chiedendo l'annullamento di tutto il concorso, a partire dal decreto di nomina della commissione esaminatrice e della segreteria tecnica, i cui errori sarebbero all'origine del clamoroso pasticcio al Palatorino.

 

Il legale ricorda, fra le altre cose, che «per il principio di imparzialità e trasparenza le commissioni esaminatrici dei concorsi di selezione pubblica devono essere nominate dopo la scadenza del termine previsto per la presentazione delle domande da parte dei candidati». Cosa che non è accaduta. Emblematica è la descrizione della «sollevazione di tutti i candidati presenti» il 28 ottobre quando si accorsero che la prova proposta non aveva alcuna attinenza con le materie d'esame. Il ricorso parla di un'aula «abbandonata nella più totale ingovernabilità  con un viavai per ore di gente, con l'introduzione in aula di telefoni, libri e materiale vario, con l'allontanamento di parecchi candidati». Ora tocca al Tar decidere se il concorso è stato regolare.

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