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| MAURO, mi chiamo Desirèe, ho 30 anni e io, mia madre e mia sorella abbiamo subito violenza domestica e molestie sessuali da nostro padre. I miei genitori si sono separati, mio padre è stato condannato a 3 anni di carcere e a risarcirci con 36mila euro per danni fisici, morali e psicologici. Il risarcimento non è mai arrivato e mio padre, grazie all'indulto, ha fatto solo 1 anno di carcere. Da pochi mesi un'altra tragedia ci ha colpiti: mia madre è morta di Covid19 e abbiamo scoperto che per legge mio padre risulta erede di mia madre e beneficiario della sua pensione di reversibilità. Com'è possibile? Perché lo Stato non protegge le vittime di violenza? Per questo chiedo che nel caso una coppia sia separata o divorziata si perdano automaticamente tutti i diritti di successione. Mi aiuti con una firma? |
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| | | MAURO, ho 30 anni e mi chiamo Desirèe e questa è la storia di un'ingiustizia, che si ripresenta ancora dopo anni; anzi è la storia di un'ingiustizia dopo l'altra. Mia madre si era separata da mio padre nel 1998, in seguito a violenza domestica e molestie sessuali nei suoi e nei nostri confronti, le sue due figlie, Desirèe e Simona. Il processo è durato tantissimi anni, durante i quali purtroppo mia madre si è indebitata, gli avvocati costano e i processi sono lunghi, inoltre faceva molta fatica essendo da sola con due figlie. Nel 2003 mio "padre" è stato condannato a 3 anni di carcere, più al risarcimento per i danni morali, fisici e psicologici che ha causato a mia madre, me e mia sorella. Il risarcimento era di 36 mila euro. I soldi del risarcimento non ci sono mai arrivati. Negli anni, non sapevamo che dovevamo mandare una lettera per tenere in vita il processo (il quale poi è andato in prescrizione e quindi ora lui non è più tenuto a pagare i danni). Nel 2008 c'è stata la sentenza d'appello e mio padre ha ottenuto pure l'indulto, così la sua pena si è ridotta a 1 anno. Durante questi anni mia madre è stata costretta anche a vendere la casa che aveva acquistato a Milano, grazie al suo lavoro, perché era sommersa dai debiti.Negli anni però era riuscita a saldare gran parte dei suoi debiti e infine era riuscita ad andare in pensione.Il 31 gennaio del 2022 però, siamo colpite da un'altra tragedia, la morte di mia mamma in seguito al Covid. In seguito alla sua morte, io e mia sorella pensavamo di essere le uniche eredi. Invece c'era anche mio padre. Scopriamo che essendo solo separati e non divorziati (mia madre non poteva permettersi di pagare il divorzio), per legge è come se fossero ancora "coniugati".Quindi oltre il danno, la beffa: anche lui risulta come erede e pur avendo commesso reati di violenza contro mia madre, mio padre prende la sua pensione di reversibilità di 900 euro e sarà erede, quindi gli spetterà l'eredità di mia madre che consiste nell'immobile che aveva acquistato in seguito. Com'è possibile? Io chiedo allo Stato di modificare questa ingiustizia, mi aiuti? |
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| Dopo tutto quello che ha fatto, com'è possibile che la sentenza non abbia previsto per lui la perdita dei diritti successori nei confronti di mia madre? Per tutti questi motivi chiedo di firmare questa petizione. E' ingiusto che non vi siano norme a tutela di chi è stato vittima di violenza, anche passate in giudicato, quindi chiedo: l'estensione dei tempi per fare ricorso, per coloro che hanno subito violenze quando erano minori; divorzio automatico per donne separate, vittime di violenza domestica;nel caso in cui la coppia è separata e non divorziata, perdita automatica di tutti i diritti successori per chi ha commesso violenza domestica contro il coniuge, in particolar modo se ci sono minori coinvolti nei reati di violenza.Queste norme devono essere applicate anche retroattivamente, per tutti coloro che non hanno potuto avere giustizia. Sei d'accordo? |
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| Grazie di cuore Desirèe |
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