Cerca nel blog

Scrivi su segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com

  • COMMENTI POLITICI
  • DI TUTTO UN PO'
  • MALELINGUE POLEMICHE
  • MIRACOLI
  • MISCELLANEA
  • PENSIERI ED OPINIONI
  • PER PUBBLICARE I VOSTRI CONTRIBUTI (potete allegare foto + testo inviando una mail) segreteria.tapparoudc.tapparoudc@blogger.com
  • POESIE IDEE
  • PROBLEMATICHE SOCIALI
  • RICEVO E PUBBLICO

sabato 30 luglio 2022

Il mio test d’ingresso all’università è stato un’esperienza terribile





MAURO, mi chiamo Francesco, sono laureato in psicologia clinica e soffro di dislessia e diortografia. 
Si tratta di due disturbi che rientrano tra iDisturbi Specifici dell'Apprendimento - DSA -  e che hanno un origine neurobiologica. Ci danno un po' di fastidio nella lettura, nella scrittura, in alcuni casi per i calcoli, difficoltà che possiamo risolvere con qualche strumento compensativo: una calcolatrice, una mappa concettuale, un computer. Puoi immaginarti come possa essere difficoltoso per noi ogni percorso scolastico ed educativo senza questi strumenti. Eppure nonostante la diagnosi di DSA, non esiste una legge che ci dia diritto ad utilizzare questi strumenti all'università e durante gli esami.Questo significa che quando affrontiamo un esame all'università siamo completamente in balia del professore di turno che nella maggior parte dei casi non conosce davvero i DSA e pensa che calcolatrici e computer siano solo una scorciatoia, un trucco per superare l'esame, ma così non è! Mi aiuti a chiedere una legge che tuteli tutte le persone con diagnosi di DSA e che conceda il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi all'università?
Firma con un click!




MAURO, DSA sta per disturbi specifici dell'apprendimento e tali disturbi sono quattro: dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Se non si conoscono i DSA è importante sapere che le persone con questi tipi di disturbi sono persone con quoziente intellettivo nella norma. Che  cosa comportano?  Difficoltà nella lettura, nella scrittura e nei calcoli, ma sono tutte difficoltà che possono essere superate con i cosiddetti strumenti compensativi:  calcolatrice, mappa concettuale, computer.Ma in Italia non c'è una legge per cui nelle università l'utilizzo degli strumenti compensativi venga reso un diritto, dipende tutto dai professori che ti trovi davanti.Ho studiato e sono laureato in psicologia clinica, e come studente con DSA ho diritto a del tempo in più negli esami, ma certe volte chiedere del tempo in più, sembrava di chiedere la luna. Quindi, di fatto, poi io mi sono sentito inibito a chiedere gli strumenti compensativi.Per farvi capire: immaginatevi una gara di corsa di 100 metri, se io uso gli strumenti compensativi riesco a partire dalla stessa linea di partenza con gli altri, se io invece non uso gli strumenti compensativi, è come se invece di fare 100 metri come tutti gli altri, parto da più indietro e ne faccio 130. Ti sembra giusto?Per questo ho lanciato questa petizione assieme all'Associazione Italiana Dislessia, per chiedere: una legge ad hoc per l'università che dia certezza di diritto agli studenti con DSA e un centro diagnostico pubblico per i DSA in ogni regione. Mi aiuti?


Certo Francesco, ti aiuto e firmo con un click!

MAURO, forse qualcuno di voi conosce persone con DSA, ha figli, parenti o conoscenti e allora probabilmente saprai che ci sentiamo spesso sotto la lente d'ingrandimento, soprattutto in ambito educativo/scolastico, e non in modo positivo.Ricordo bene il mio test d'ingresso all'università, il professore si mise davanti al mio banco e disse ad alta voce davanti a tutti: "Secondo la legge sulla disabilità questo ragazzo qui davanti a me potrà utilizzare il tempo aggiuntivo" e in quel momento ovviamente tutti gli occhi si sono girati verso di me e io ero imbarazzatissimo. 
Il famoso tempo in più l'ho usato per riprendermi da quel momento. Ad un esame, alla mia richiesta di poter utilizzare le mappe concettuali il professore mi disse: "Se vuoi usare le mappe concettuali va bene, ma io devo tenerne conto, per cui parti da 5 voti in meno." 5 voti in meno per una caratteristica neurobiologica che ho dalla nascita e non per mia scelta?Ho conosciuto molti dislessici che sono entrati all'università e sono usciti dopo uno o due anni per andare a lavorare perché non hanno trovato il modo di essere accolti.Per questo assieme all ' Associazione Italiana Dislessici chiedo due azioni fondamentali: una legge ad hoc per l'università che dia certezza di diritto per gli strumenti compensativi agli studenti con DSA un centro diagnostico pubblico in ogni regione, perché al momento i centri diagnostici per DSA sono pochi su tutto il territorio nazionale e la maggior parte sono privati.


Hai perfettamente ragione, Francesco! Ti sostengo!

Grazie di cuore Francesco e l'Associazione Italiana Dislessia









Nessun commento: