"Per me sarà per sempre una leggenda del Liverpool e uno dei giocatori più importanti che abbia mai allenato". Lo scorso 20 maggio, Jürgen Klopp si è lasciato andare. Come spesso gli capita, peraltro, al momento di chiacchierare con dei giornalisti in una sala stampa. Perché il tedesco è così, con quegli occhiali e quel sorriso quasi perennemente stampato in volto. Solo che quella volta non parlava di Momo Salah, né di Virgil van Dijk, né di Sadio Mané: parlava di Divock Origi. Era lui la "leggenda" in questione. Origi ha ufficialmente lasciato il Liverpool poco più di una settimana fa. Se non sorgeranno intoppi dell'ultim'ora, il suo destino è già scritto: al rosso dei Reds aggiungerà il nero, pronto per entrare a far parte della rosa del Milan campione d'Italia in carica. Per rubare il posto a Giroud? Più realisticamente, per costituire un'opzione credibile nel reparto offensivo di Pioli, bisognoso di una pedina in più dopo l'operazione a cui si è sottoposto Ibrahimovic a fine maggio. |
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